Una notte di paura con una tromba d’aria che ha colpito la zona del territorio tra Oleggio e Marano Ticino, nel Novarese: centinaia di ettari di mais distrutti (con raccolti andati completamente perduti), stalle allagate e senza energia elettrica.
Numerosi campi di mais – il cui utilizzo è alla base dell’alimentazione dei bovini da latte – sono devastati senza possibilità di recupero dei raccolti, e diverse imprese si troveranno così senza materia prima per il trinciato di mais, fondamentale per alimentare le vacche.
“Un vero flagello” spiegano dall’ufficio zona di Coldiretti di Oleggio. “In pochi minuti i tuoni hanno lasciato spazio alla grandine, caduta con violenza: in questi casi, purtroppo, non c’è nulla da fare se non contare i danni”. I marcati sbalzi termici di questi giorni – con temperature diurne sopra i trenta gradi che incrociano, specie nel pomeriggio, l’aria più fresca che scende dall’arco alpino – fanno temere il verificarsi di simili eventi, come appunto accaduto ieri.
“Il rincorrersi di queste perturbazioni dopo il grande caldo conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano proprio con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense con vere e proprie bombe d’acqua, che talvolta ‘girano’ in grandine”.
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