Anno di anniversari il 2025. E fra i molti non va dimenticato quello riguardante la Cattedra Ambulante di Agricoltura di Novara, fra le prime in Italia, costituita nel 1895. Insomma, 130 anni fa. Nell’intervento che segue l’agronomo Antonio Pogliani, (foto), promotore di molte iniziative di rilievo e organizzatore di eventi nel mondo agricolo, docente all’Università della Terza Età, già dirigente dell’ispettorato agrario provinciale, ricostruisce la storia di quella istituzione che – come in altre zone del Paese – è stata determinante per la conoscenza e la formazione della gente dei campi.
Con legge del 6.06.1885 n. 3141 (Legge sulle scuole pratiche e speciali di agricoltura) furono istituite in tutt’Italia le Scuole pratiche di Agricoltura – Cattedre Ambulanti, l’art. 1 recitava: “in ogni Provincia potrà essere istituita dal Governo una Scuola Pratica di Agricoltura”.
Il Decreto Regio 13.07.1890 n. 6988 a firma di Re Umberto e del guardasigilli Zanardelli metteva in pratica quanto previsto dalla Legge succitata e regolarizzava le Cattedre già esistenti sul territorio del Regno.
Nel 1887 con lettera del prefetto Pissavini la provincia di Novara, sostenuta dalla maggior parte dei comuni, chiedeva l’istituzione di una Cattedra Ambulante di Agricoltura
Nel 1893 veniva approvata la Proposta del Consigliere Provinciale Peroni per istituire anche in Provincia di Novara una Cattedra Ambulante di Agricoltura.
Il 18.12.1894 veniva emesso dalla Provincia il primo Bando Concorso per individuare il Professore che doveva dirigere la Cattedra Ambulante della Provincia di Novara, nel 1894 il territorio provinciale comprendeva le attuali province di Biella, Novara, Verbania e Vercelli.
Pellegrini Cav. Dott. Nicolò di Pisa risultò vincitore del Concorso di titolare della Cattedra quindi primo direttore (13.03.1895).
Il Professor Evasio De Alessi di Casale Monferrato (Alessandria) fu nominato direttore della Cattedra della provincia di Novara in data 7.08.1895 e resto nella funzione sino al 30.06.1912.
Nel luglio 1912 il direttore della Cattedra di Novara divenne il Professor Luigi Tognato di Camisano (Vicenza) coadiuvato da due assistenti i dottori Giovanni Savazzini e Enrico Delleani.
Il 24.10.1901 venne approvata l’istituzione della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Vercelli che divenne operativa dal 1902.
Le prime Città ove sono sorte le cattedre come segue sono: Ascoli Piceno 1863, Rovigo 1870, Parma 1872, Bologna 1893, Mantova e Novara 1895, Cremona e Rimini 1896, l’Aquila, Cuneo, Macerata, Piacenza, Venezia e Vicenza 1897, Pavia e Perugia 1898, Campobasso 1899 e tra il 1901 e il 1905 in tutte le province erano operative le Cattedre. Istituzioni agrarie rivolte soprattutto ai piccoli coltivatori.
Ogni Ente era diretto da un direttore con Laurea in Scienze Agrarie che assumeva il titolo di Professore, coadiuvati da assistenti esperti, geometri, periti agrari, ecc. …
Dal 1906 tutte, aventi personalità giuridica, vengono sottoposte al Regio Ministero dell’Agricoltura: 92 Cattedre Provinciali con 550 sezioni di cui 90 specializzate; per il mantenimento provvedeva il Ministero.
A promuovere le Cattedre Ambulanti di Agricoltura furono i Comizi Agrari Enti/Istituzioni creati a sostegno dell’agricoltura mediante la diffusione di tecniche innovative promuovere il progresso in campo agricolo; i Comizi Agrari stessi
furono istituiti con Regio Decreto 3452 del 23.12.1866 con sede nei capoluoghi di circondario. L’origine dei Comizi Agrari, sull’esempio di ciò che accadeva in Francia, può essere fatta risalire al 1843 dalla storica Associazione Agraria di Torino legalizzata poi nel 1867.
In provincia di Novara il Comizio Agrario Circondariale (Circondario di Vercelli, di Novara, di Biella, dell’Ossola, della Valsesia, ecc. …), con Scuole domenicali agrarie, risultava operativo già dal 1871 con i seguenti scopi. 1) Istruzione Agraria, 2) Miglioramento delle razze bovine ed equine, 3) Miglioramento dell’Agricoltura.
I Comizi sono stati sostituiti nel corso degli anni dai Consorzi Agrari Provinciali e con Legge 13.07.1907 n.513 venne legalizzata l’istituzione dei Consorzi Agrari e la conservazione della nuova istituzione delle Cattedre Ambulanti di Agricoltura.
Come esempio dell’attività di un Comizio Agrario si ricorda che nell’ambito della lotta agli insetti nocivi all’agricoltura, nel maggio giugno 1909 il Comizio Agrario di Cigliano dovette occuparsi della distruzione delle Locuste che danneggiano grandemente colture e raccolti.
Lo Statuto e il Regolamento dell’Ufficio Agrario della Provincia di Novara con Cattedra Ambulante di Agricoltura venne approvato e pubblicato nell’anno 1912 e stampato in Novara dallo stabilimento tipografico Cattaneo.
Il succitato Regolamento diviso in capitoli oltre a trattare dell’ordinamento e del funzionamento della Cattedra si occupava di: Analisi chimiche, Conferenze agli Agricoltori, Corsi speciali e Corsi orali, Sopralluoghi in campagna, Mutualità operaia, Industria zootecnica, Cerealicoltura, Praticoltura, Pascoli, Viticoltura, Enologia, frutticoltura, Orticoltura, Gelsicoltura e Bachicoltura, selvicoltura, caseificio, Piscicoltura, Concimazione e concimaie, Esperienze agrarie, esposizioni e Concorsi, Prove Macchine agricole, Pubblicazione di propaganda Analisi Piccole industrie.
Con Decreto legislativo 31.08.1916 n. 1204 veniva approvato il regolamento per il funzionamento delle Cattedre e relativi compiti con competenza su tutto il territorio delle province compresa l’attività della Commissione di vigilanza per il buon funzionamento dell’Ente, Le cattedre furono attive dal 1907 al 1935.
( Regi decreti legge 27.11.1919 n. 2265 e 3.06.1920 n. 816)
Con Legge 13.08.1926 si rendevano obbligatorie le concimaie su tutto il territorio del Regno a partire dal 1927, il controllo venne affidato alle Cattedre.
Con Regio decreto legge 6.12.1928 art. 3 veniva ribadito il compito di diffondere l’istruzione tecnica fra gli agricoltori e promuovere il progresso in agricoltura.
Gli ISPETTORATI PROVINCIALI AGRARI furono istituiti con legge 13.06.1935 n. 1220 e assorbirono e sostituirono le Cattedre Ambulanti di Agricoltura. Gli Ispettorati avevano sede presso i capoluoghi di provincia ed erano alle dirette dipendenze del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste.
Furono attivi dal 1935 sino al 1972 con periodo transitorio sino al trasferimento alle dipendenze delle Regioni e/o delle Province.
LA CATTEDRA AMBULANTE di AGRICOLTURA di NOVARA (2)
“ “Coi primi di agosto del 1895, si iniziava il funzionamento della Cattedra di Novara.
La proposta di costituzione fu lanciata nella seduta del Consiglio provinciale tenuta il 26 ottobre 1893, dall’on. prof. dott. Giacomo Peroni, il quale fu appassionatissimo all’agricoltura, della quale si interesso costantemente e con competenza.
L’on. Peroni, fatti presenti gli ottimi risultati ottenuti dalla R. Cattedra di Gattinara e da quelle esistenti in altre città, propose di affidare alla Deputazione provinciale l’incarico di fare le pratiche necessarie per addivenire alla costituzione anche nella Provincia di Novara di una Cattedra ambulante di agricoltura, proposta che dall’on. Consiglio provinciale fu accolta ed approvata all’unanimità.
Nella seduta tenuta un anno dopo (ottobre 1894) la Commissione per gli affari generali, esprimeva parere favorevole, “poiché la proposta tendeva al progresso dell’agricoltura, la quale è fonte principale di ricchezza per la nostra provincia”, pur tuttavia raccomandando che non fosse stata perduta di vista la possibilità della istituzione della Scuola pratica di agricoltura (iniziativa che già minacciava di invecchiare poiché datava dal 1888 e doveva compiersi mediante accordo tra la Provincia e il Comune di Novara), Scuola la quale, oltre ad avere utilità propria, con la formazione di buoni agronomi, sarebbe stata pure di aiuto alla Cattedra e di integrazione dell’opera di questa. Anzi, la Commissione per gli affari generali proponeva che la Cattedra fosse stata ammessa e mantenuta nella Scuola stessa, allorquando questa sarebbe stata istituita.
La Deputazione provinciale dal canto suo, attesa la lentezza con la quale procedevano le trattative per la fondazione della Scuola pratica; nella considerazione che “per l’impianto della Cattedra ambulante occorrevano mezzi molto più limitati, mentre d’altra parte era lecito sperare da essa vantaggi più diretti e più pronti, la Deputazione provinciale si dichiarava favorevole alla creazione della Cattedra e preso in esame il progetto di regolamento per la nuova istituzione presentato dal cons. Peroni, e dopo gli opportuni confronti coi regolamenti vigenti presso le altre poche Cattedre già istituite in altre province, proponeva al Consiglio il regolamento, il ruolo organico ed il bilancio per la Cattedra di Novara. Ma nella seduta in parola, non venne concluso nulla: la discussione fu rimandata ad una prossima riunione del Consiglio provinciale, la quale si tenne il 17 novembre dello stesso anno.
In questa seduta la Commissione per gli affari generali, che nel frattempo aveva studiata bene la questione, proponeva la istituzione di due Cattedre – una per la regione di pianura della provincia, l’altra per quella collinare e montana – per un periodo di prova di 3 anni, accordandosi all’uopo, per il mantenimento, col Comune di Novara, il quale era detentore di legati per opere di incremento dell’agricoltura.
La Commissione finanziaria, invece, relatore Tornielli, per ragioni di economia ed in considerazione che già esisteva la Cattedra Regia di viticoltura in Gattinara, proponeva di limitarsi all’istituzione di una sola Cattedra ed annunciava che il Comizio agrario metteva a disposizione i locali necessari.
Il Consiglio, dopo opportuna discussione, approvava l’ordine del giorno presentato dal cons. Lucca, nel quale, mentre si riconosceva la necessità di impiantare due Cattedre, si dava mandato alla Deputazione di provvedere per intanto alla istituzione di una sola., all’amministrazione si provvedeva nominando una Commissione consultiva, composta di due delegati del Consiglio e tre della deputazione provinciale. Difatti nell’anno seguente furono ultimate le pratiche necessarie e col 1° agosto 1895 assumeva la direzione della nuova Cattedra il prof. Dealessi, di Casale Monferrato, allievo del grande Ottavi. La Cattedra aveva la sede nei locali del Comizio agrario, allora residente nel palazzo di fronte al Municipio.
Il bilancio era di L. 7500 e la circoscrizione comprendeva tutta la provincia di Novara.
Sotto la direzione del prof. Dealessi la Cattedra ebbe vita attiva e feconda; molteplici furono le iniziative prese, tra cui importantissima quella dell’esposizione agricola tenuta in Novara nel 1901, durante la quale si tennero pure i Congressi grandifugo, risicolo e viticolo.
Data la vastità e l’importanza agraria della provincia, l’opera personale del prof. De Alessi risultò, più tardi, insufficiente ai bisogni, per cui si provvide man mano all’assunzione di assistenti e poi di un vice-direttore.
La Cattedra rimaneva a totale carico della Provincia fino al 1905, anno in cui poté ottenere dal Governo un sussidio di £. 3500: la istituzione però rimaneva fino al 1911 esclusivamente e prettamente ufficio provinciale.
Nella seduta del 23 dicembre 1910 il consiglio provinciale, viste le premure fatte dal Ministero, il quale, richiamandosi alla legge 14luglio 1907, che dava un assetto giuridico alle Cattedre e conferiva loro carattere di stabilità mediante la creazione dei Consorzi di enti interessati, faceva pressione affinché anche la Cattedra di Novara cessasse al più presto di essere Provinciale (l’unica ancora del Regno) per assumere la forma consorziale, pena la revoca del sussidio di L. 3500, il Consiglio deliberava la formazione del Consorzio, in conformità della legge del 1907 suddetta.
Nell’anno 1912, la cattedra cominciò a funzionare sotto nuova veste: fu nominato un Consiglio direttivo composto dai rappresentanti degli enti consorziati, i quali si eleggevano il presidente nella persona dell’avv. Giovanni Voli, allora consigliere provinciale e che si era vivamente interessato della istituzione.
L’avv. Voli dedicò alla Cattedra preziosa attività.
Gli successe nella presidenza il conte Augusto Avogadro di Collobiano – vero gentleman-farmer, il quale non disdegnò mai di dedicarsi personalmente all’agricoltura, dirigendo diverse importanti aziende di sua proprietà – e più tardi l’avv. Marco Finazzi, i quali seppero proseguire l’opera iniziata dal predecessore.
Il prof. Dealessi rimaneva alla direzione fino al giugno 1912 e fu chiamato a succedergli il vice-direttore prof. Luigi Tognato, il quale, sorretto da viva fede, animato da una forma di volontà non comune e mediate la sua opera infaticabile e illuminata di tecnico distinto e competente, seppe, nel breve volgere di pochi anni, portare la cattedra ad una floridezza tale da renderla una delle prime del regno, tanto per ciò che riguarda l’organizzazione tecnica quanto quella amministrativa.
Ecco, infatti, l’incremento graduale della Cattedra dal 1912: si addivenne alla istituzione delle sezioni di Domodossola e Biella, che cominciarono a funzionare il 1° ottobre e il 27 ottobre 1012, rispettivamente.
Si aprirono uffici nei principali centri agricoli della provincia, dove il personale della Cattedra si recava, nei giorni di mercato, allo scopo di tenersi alla facile portata degli agricoltori delle diverse zone.
Si pensò anche di istituire una sezione a Crescentino, ma per diversi motivi non fu attuata l’idea.
Nel febbraio 1915 si creava una sezione specializzata per la gelsicoltura e bachicoltura in Arona – la quale ebbe però vita solo per quell’anno – ed una sezione specializzata per la viticoltura, enologia e frutticoltura, con sede a Borgomanero.
Nella seduta del Consiglio direttivo della Cattedra, tenuta nell’aprile del 1916, la direzione proponeva di trasformare la sezione di Domodossola in sezione specializzata per la zootecnia e di istituire una nuova sezione a Pallanza, assecondando in ciò anche le aspirazioni di quel Comizio agrario e del Comune. La proposta per la sezione zootecnica in seguito cadeva, ma quella per la sezione di Pallanza si concretava e nel 1919 essa iniziava il suo funzionamento.
Con il 1° maggio 1920 si istituiva una sezione per il vercellese, con sede in Cigliano, trasferita nel maggio 1921 a Vercelli.
Il 14 luglio 1920 si iniziò il funzionamento della sezione per il basso novarese.
La Cattedra poté assurgere a tanta floridezza grazie anche alla lodevole generosità della locale Amministrazione provinciale, la quale, considerandola sempre – e non a torto – come un ufficio proprio, elevò gradatamente l’ammontare del suo contributo. Di più la Provincia fin dal 1909 assegnava alla Cattedra alcuni locali del proprio palazzo.
La Cattedra – e per essa il suo personale, in special modo il direttore – ebbe incarichi importantissimi e svolse la sua attività sotto forme molteplici, rendendosi molto nota ed apprezzata dagli agricoltori, alla quale riconoscono il merito di aver contribuito alla risoluzione di molte delicate questioni agrarie e di essere in gran parte autrice dell’incremento dell’agricoltura della provincia””.
L’OPERA DELLE CATTEDRE AMBULANTI di AGRICOLTURA – CATTEDRA AMBULANTE di AGRICOLTURA di NOVARA (3)
“”L’Opera delle Cattedre si può sintetizzare nei seguenti tre punti principali: istruzione – sperimentazione – funzioni economico sociali:
1°) Istruzione.
L’istruzione agraria era la base delle funzioni delle Cattedre e lo scopo primo per cui esse furono istituite e veniva impartita mediante:
- a) Conferenze, tenute nei giorni festivi e alla sera, in una sala municipale. O meglio, per maggiore comodità degli interessati ed ove era possibile, presso la sede del circolo agricolo o della cooperativa.
Queste conferenze, qualche volta, erano integrate ed illustrate da proiezioni luminose.
- b) Corso di lezioni, per ognuna delle principali branche agricole: caseificio, allevamento bestiame, bachicoltura e gelsicoltura, viticoltura ed enologia, meccanica agraria, cooperazione, ecc.
Con decreto 9 settembre 1917, il Ministro Raineri, attesi i larghi benefici apportati al progresso dell’istruzione agraria dalle lezioni impartite agli agricoltori dalle Cattedre e da qualche scuola agraria, provvedeva a coordinare e disciplinare tali lezioni, in modo da riuscire maggiormente proficue al graduale perfezionamento della tecnica agricola.
A tale fine il suddetto decreto disponeva per lo stanziamento nel bilancio governativo dell’agricoltura, di lire 500 mila per l’esercizio 1917 – 18; di L. 700 mila per quello 1918 – 19 e di L. 1.000.000 per gli anni successivi.
Tali somme, attraverso le Commissioni provinciali di Agricoltura, erano devolute alle Cattedre, allo scopo di tenere dei corsi di istruzione professionale ai contadini, consistenti in un determinato numero di lezioni organizzate, razionali, aventi anche l’ausilio degli strumenti e delle macchine necessarie per dimostrare praticamente e far compiere dagli allievi quanto si andava insegnando.
Questi corsi si sono dimostrati addirittura preziosi e venivano frequentati ogni anno più da giovani desiderosi di perfezionarsi nella loro arte.
- c) Consultazioni verbali e scritte, da darsi alla spicciolata, sopra un dato argomento, una data pratica agricola. Le consultazioni orali di regola si davano in ufficio, ma il personale si recava tra gli agricoltori nei giorni di mercato, oppure presso la loro cascina.
- d) Pubblicazioni, che si distinguevano in periodiche e d’occasione.
La Cattedra di Novara ha creduto opportuno di procedere alla pubblicazione di due periodici mensili: uno “Agricoltura pratica” è destinato agli agricoltori della zona piana della provincia, e sul quale pertanto venivano trattate, oltre a quelle d’indole generale, le questioni inerenti alle colture proprie della bassa: riso, frumento, prato, granoturco; l’altro “Il Rinnovamento agrario” è per la zona collinare e montana, e su di esso venivano trattati in special modo temi di viticoltura e di enologia, bachicoltura, frutticoltura, selvicoltura, pascoli alpini.
Le stampe d’occasione venivano divulgate durante speciali epoche agrarie, come ad esempio durante la campagna bacologica, per istruire circa i metodi razionali di allevamento dei bachi, oppure in generale tutte le volte che se ne presentava l’opportunità, o per avvertire i viticoltori della necessità di compiere trattamenti anticrittogamici, o per illuminare gli agricoltori circa le concimazioni da eseguire, od altro.
2°) Sperimentazione.
La sperimentazione – che riveste un’importanza enorme sul miglioramento dell’agricoltura – veniva attuata con l’istituzione dei campi sperimentali presso le cascine appartenenti ai più volenterosi ed intelligenti agricoltori. I campi potevano riferirsi a prove di concimazione (confronto fra i diversi concimi chimici sullo sviluppo di una data coltura), a prove di varietà diverse di cereali (adattamento al terreno ed all’ambiente in complesso di una varietà di grano, segale, riso, ecc. ), a prove di metodi colturali (aratura, erpicatura, rincalzatura del frumento e del granoturco, trapianto del riso, semina a righe dei cereali) a prove di esperimenti di trattamenti anticrittogamici, dl lotta contro insetti nocivi, ecc.
Inoltre la Cattedra effettuava prove ed esperimenti presso il proprio laboratorio di chimica e microscopia.
3°) Funzioni economico-sociali.
La Cattedra ha svolto intensa attività nel campo della cooperazione e della mutualità contribuendo efficacemente allo sviluppo delle associazioni agrarie e zootecniche.
Molte altre iniziative vennero attuate quali le analisi dei terreni, dei concimi, dei vini,e dei mosti, ecc. , i progetti di opere idrauliche e di bonifica, la propaganda per il miglioramento di pascoli montani, per le costruzioni rurali, per la contabilità agraria; le importazioni di torelli e manzette di razza pura, l’istituzione di libri genealogici, la vigilanza sul funzionamento delle stazioni taurine pubbliche; l’impianto di stazioni meteorologi che; e via via””.
DIRETTORI E PERSONALE TECNICO DAL 1902 al 1936 – CATTEDRA AMBULANTE di AGRICOLTURA di NOVARA (4)
Cognome e Nome | Data assunzione | Data cessazione |
DEALESSI prof. Evasio – Direttore | 1° agosto 1895 | Anno 1911 |
TOGNATO prof. Luigi – Assistente
– Direttore |
1° novembre 1902
1912 |
Anno 1936 |
DELLEANI dott. Enrico | giugno 1912 | settembre 1915 |
SAVAZZINI dott. Giovanni | 1° agosto 1912 | 30 giugno 1927 |
FERRARIS dott. Luigi | 1° ottobre 1912 | |
DRAMIS prof. Francesco | 15 marzo 1915 | 31 dicembre 1921 |
MARIANI dott. Angelo | 1° agosto 1915 | 31 dicembre 1921 |
GALLA dott. Giovanni | 14 marzo 1919 | 31 gennaio 1921 |
SILVETTI dott. Giuseppe | 15 marzo 1919 | |
GINO dott. Guido | 8 marzo 1920 | 30 giugno 1927 |
PARMEGGIANI dott. Giulio | 24 aprile 1920 | 9 luglio 1923 |
ROFFIA dott. Albino | 14 luglio 1920 | 31 maggio 1922 |
FANCIULLI dott. Oreste | 23 maggio 1921 | 30 giugno 1927 |
CACCIATORE dott. Mario | 20 maggio 1922 | |
GARBELLOTTO dott. Ernesto | 11 aprile 1922 | 30 giugno 1927 |
LEONI dott. Mario | 1° gennaio 1928 | 30 ottobre 1928 |
GANDOLFI dott. Celestino | 1° marzo 1929 | 31 luglio 1929 |
SARTORIO dott. Alfredo | 1° dicembre 1929 | |
AUTINO per.agr. Giovanni – Esperto | 18 gennaio 1934 | |
PASSERINI per.agr. Ercole – Esperto | 19 gennaio 1934 | |
LAVAGNO per.agr. Luigi – Esperto | 22 gennaio 1934 |
Risultanze contabili e finanziarie dell’esercizio 1936
Avanzo | Deficienza | ||
Entrate effettive ordinarie e straordinarie accertate |
£. 384.806,15 |
||
Uscite effettive ordinarie e straordinarie accertate |
£. 378.997,15 |
||
Avanzo | £. 5.809,00 | £. 5.809,00 | |
Entrate per movimento di capitali accertate |
£. ==== |
||
Uscite per movimento di capitali accertate |
“ 1.027,65 |
||
Disavanzo | £. 1.027,65 | £. 1.027,65 | |
Risultato dell’esercizio (avanzo) |
£. 4.781,35 |
||
Totali a pareggio | 5.809,= | 5.809,= |
Situazione Generale Finanziaria alla Chiusura dell’esercizio 1936
Residui alla chiusura dell’esercizio:
Attivi Lire | Passivi Lire | |
Per entrate effettive ordinarie e straordinarie
Per partite di giro |
67.695,= | 33.434,25
950,30 |
Totali | 67.695,= | 34.383,55 |
Differenza attiva | 33.310,45 | |
Deficienza di cassa alla fine dell’esercizio | 21.465,02 | |
Avanzo finanziario | 11.845,43 |
SITUAZIONE PATRIMONIALE della CATTEDRA AMBULANTE di AGRICOLTURA di NOVARA (5)
ATTIVO
Cassa e Conti correnti | £. === |
Immobili | “ === |
Titoli – Prestito Stazionale – Rendita 5% – Valore nominale nominale £. 1.500 – al prezzo d’acquisto |
“ 1.425,00 |
Mobili, Macchine, Strumenti, Libri | “ 100.549,25 |
Crediti | “ 67.695,00 |
PASSIVO
Debiti | £. 55.849,57 |
(Disponibilità accantonate con destinazioni speciali – Fondo a garanzia pensione del Direttore) |
“ 109.087,10 |
Consistenza netta patrimoniale | “ 4.732,58 |
Totale | £. 169.669,25 |
I Contributi ordinari incassati nel 1936 sono stati i seguenti:
Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste | £. 106.280 |
Amministrazione Provinciale | “ 72.700 |
Consiglio Provinciale delle Corporazioni | “ 17.600 |
Comuni | “ 20.894 |
Totale | £. 217.474 |
Alla chiusura della gestione consorziale della cessata Cattedra ambulante di Agricoltura di Novara è risultata una rimanenza di Cassa di £. 28.664,03 che è stata versata in data 3 gennaio 1938 alla Tesoreria Provinciale con imputazione al Capitolo 283 ter del bilancio di entrata dello Stato.
I titoli del Prestito Nazionale Rendita 5% del valore nominale di £. 1.500 sono stati per disposizione del Ministero dell’Agricoltura trasmessi alla Tesoreria Centrale del Regno – Roma.
La relazione sull’attività della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Novara è in parte opera del Dott. Antonio Pogliani, dirigente del Settore Agricoltura della Provincia di Novara nel periodo 2012 – 2015, a seguito di ricerca di archivio presso il Settore Agricoltura e anche presso l’Archivio Storico di Stato Novara (introduzione punto 1).
Invece i capitoli riguardanti:
La Cattedra Ambulante di Agricoltura di Novara (punto 2),
L’opera delle Cattedre Ambulanti di Agricoltura – Cattedra Ambulante di Agricoltura di Novara(punto 3),
Direttori e Personale tecnico dal 1902 al 1936 della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Novara (punto 4),
La Situazione Patrimoniale della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Novara (punto 5),
fanno parte della relazione di fine attività della Cattedra, inviata a Roma al Ministero dell’Agricoltura di allora si presume negli anni 1937 – 1938. Non avendo trovato la copia originale che si teneva agli atti non si è potuto risalire al nominativo del Direttore Responsabile ed estensore dei punti 2,3,4 e 5 della relazione stessa.
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