«Sarà una strada tutta in salita ed è appena iniziata». Così Paolo Carrà, presidente dell’Ente Nazionale Risi, dopo la prima riunione a Bruxelles della Commissione agricoltura del Parlamento europeo (presieduta da Paolo De Castro) e l’audizione del direttore generale della politica agricola comunitaria, il polacco Jerzy Bodgan Plewa. Sul tavolo, tra gli altri argomenti, il dibattuto tema dell’esenzione dei dazi doganali alla Cambogia che sta esportando verso l’Europa il suo riso, mettendo in ginocchio la produzione italiana. L’argomento specifico è stato ricordato da De Castro come uno dei più urgenti. Il Governo italiano ha presentato la richiesta ufficiale per la clausola di svlaguardia, uno scudo contro le importazioni. «Sappiamo che la battaglia sarà lunga – aggiunge Carrà – ma stiamo incassando un sostegno bipartisan, da parte di tutti i gruppi politici italiani. Due incontri sono programmati al Ministero dello sviluppo economico per mettere a punto altre iniziative concrete».
Intanto, sempre a Bruxelles, si è svolto un altro incontro, promosso dall’europarlamentare Alberto Cirio, con Bodgan Plewa, Carrà, il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, il presidente della Provincia di Vercelli, Riva Vercellotti, l’assessore provinciale all’agricoltura, Camandona. Tajani ha assicurato la più grande attenzione e incontri sono già programmati con le direzioni generali agricoltura e commercio alla Commissione Ue. «Ci sono più problemi – ha detto -. L’Europa non può avere una politica commerciale naif, non può concludere accordi quando non esiste rispetto per i diritti umani. Poi c’è anche la politica industriale e il settore agroalimentare è uno dei settori più portanti dell’economia europea. Faremo tutto il possibile per difendere anche questo patrimonio industriale».
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