Europa e Italia scoppiano di riso, previste forti eccedenze

Europa e Italia scoppiano di riso, previste forti eccedenze

di Gianfranco Quaglia

Bilancio di un anno che si chiude e previsioni di quello che verrà. Tema: il riso. La produzione 2016 in Italia ha raggiunto 1.590.000 tonnellate, con un incremento di 90.000 tonnellate (+ 6%) rispetto alla campagna precedente dovuto all’aumento di superficie e alla resa agronomica. In seguito a ciò si stima un volume record di scorte finali di circa 260 mila tonnellate, base lavorato, con un aumento del 45% nei confronti del 2016, sia per la maggiore disponibilità sia per gli spazi perduti sul mercato dell’Ue negli ultimi anni.

Questi dati, contenuti nel bilancio di collocamento presentato nei giorni scorsi al Ministero delle Politiche Agricole dall’Ente Nazionale Risi, parlano da sé. Non solo: alle eccedenze del Made in Italy si aggiungono i volumi dell’intera produzione comunitaria: gli stock finali dovrebbero infatti attestarsi a un livello record di 719.000 tonnellate, con un incremento di 129.000 tonnellate (+20%), nonostante la Comissione europea abbia preventivato un aumento di 80 mila tonnellate dei consumi (+3%). <<Previsioni ottimistiche – dice il presidente dell’Ente Nazionale Risi, Paolo Carrà – la verità è che le eccedenze non si sa dove collocarle, anche perché le importazioni dal Sudest asiatico continuano senza freno e creano squilibrio sul mercato. Si sta avverando quanto da anni noi sosteniamo e la Commissione continua in un atteggiamento di attesa. Anzi, a metà novembre ha presentato uno studio sull’impatto dei futuri negoziati del settore agricolo. E’ emerso che il riso comunitario perderà quote di mercato in ambito europeo per effetto delle maggiori importazioni (+113.000 tonnellate) e che i prezzi sono destinati a diminuire del 12,5%. E non consola il fatto che il commissario Hogan abbia dichiarato che nell’ambito dei negoziati ilsettore riso sarà considerato ”sensibile”, ragion per cui la Commissione europea non concederà la completa liberalizzazione delle importzioni, ma ”solo” di contingenti di importazione>>.

Durante la campagna 2015-2016 l’Uniopne europea in realtà ha proseguito i negoziati con Thailandia, India, Vietnam, Usa, Giappone e i Paesi dell’area economica sudamerica denominata Mercosur per definire accordi di libero scambio. E’ stato raggiunto solo unaccordo con il Vietnam che prevede la concessione da parte dell’Ue di 30 mila tonnellate di lavorato aromatico, 30 mila tonnellate di lavorato convenzionale, 20 mila di semigreggio, completa liberalizzazione di risone da seme, riduzione del 50% del dazio sulle rotture di riso e riduzione progressiva fino alla completa liberalizzazione. L’accordo, in attesa di approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio Ue, dovrebbe diventare operativo nel 2018. Fermno il negoziato con gli Usa, dopo l’esito delle elezioni presidenziali.

paolocarra

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