Con l’arrivo del caldo esplode anche il cosiddetto “Brusone” (o Pyricularia Oryzae”), vale a dire il patogeno che attacca il riso e lo distrugge. Ma in risaia c’è anche un antagonista: si chiama Brumava, pronto a a contrastare il nemico. Brumava è il progetto da alcuni anni attivo nelle risaie novaresi e vercellesi, finanziato dalla Regione Piemonte e supportato dal settore fitosanitario della stessa Regione, con il coordinamento dell’Ente nazionale Risi. Un importante contributo al progetto viene assicurato da FAN – Fondazione Agraria Novarese, presieduta da Giulia Baldrighi, che mette a disposizione i captaspore per il territorio novarese, il tecnico atto alla loro gestione. E da un contributo della Fondazione Banca Popolare di Novara.
L’iniziativa si avvale infatti di alcuni captaspore, centraline posizionate in punti strategici del Novarese e del Vercellese: hanno lo scopo di monitorare l’ambiente, captare la diffusione delle spore del fungo nell’aria, inviare messaggi che poi vengono veicolati direttamente alle organizzazioni agricole, agli agricoltori stessi attraverso sms. E’ un’azione preventiva che guida il risicoltore nello scegliere il momento più idoneo pe lo svolgimento dei trattamenti con i fungicidi, in modo da limitarne l’uso con interventi mirati e al tempo stesso difendere l’ambiente.
I rilievi svolti nei campi sentinella per individuare e quantificare le eventuali manifestazioni di sintomi della malattia avvengono ogni tre giorni. Tali sintomi, convertiti in valori di una apposita scala saranno incrociati con i valori relativi alla presenza di spore ottenuti dall’analisi al microscopio dei nastri del captaspore e all’indice di rischio potenziale d’infezione ottenuto dalla simulazione del modello. Questi tre parametri concorrono a quantificare i valori di segnalazione di rischio emessi con il bollettino che viene comunicato praticamente in tempo reale. Anche quest’anno Agromagazine sarà media partner del progetto, che scatterà il 17 giugno e diffonderà tutti i bollettini con le segnalazioni di rischio.
Il Bollettino sarà gratuito, direttamente consultabile on-line sul sito della Regione Piemonte all’indirizzo http://www.3acloud.it:8000/pan/, sulla App enterisi, su www.enterisi.it, sui siti della provincia di Vercelli www.provincia.vercelli.it, della provincia di Novara www.provincia.novara.it, della Fondazione Agraria Novarese www.fondazioneagrarianovarese.it, delle Associazioni di categoria e sui Agromagazine | L’agricoltura nel palmo della mano, media partner del progetto e RisoItaliano | Il portale del riso.
Ente Nazionale Risi lo diffonderà anche attraverso un sms e i risicoltori che intendono usufruire del servizio del bollettino brusone direttamente sul cellulare e non sono già iscritti al servizio SMS di ENR devono richiedere il servizio a s.silvestri@enterisi.it o al numero 3667782826. Il bollettino verrà diffuso anche attraverso e-mail da Fondazione Agraria Novarese che contattata permette l’inserimento nella mail list.
BRUMAVA è un progetto supportato tecnicamente dal Settore Fitosanitario e servizi Tecnico Scientifici della Regione Piemonte e coordinato dall’Ente Nazionale Risi con il Dott. Simone Silvestri, il Servizio di Assistenza Tecnica e professionisti di comprovata esperienza come la Dott.ssa Marinella Rodolfi e il Dott. Massimo Biloni che forniscono la base scientifica, la FAN – Fondazione Agraria Novarese, che mette a disposizione i captaspore per il territorio novarese e la sede del laboratorio per l’analisi delle spore, la Provincia di Vercelli e Andrea Vecco che concedono in uso i captaspore per il territorio vercellese, la Fondazione Banca Popolare di Novara, la Provincia di Novara, Agromagazine e Risoitaliano.
Ente Risi realizzerà anche dei campi sentinella seminati con varietà a diverso grado di suscettibilità al brusone tipiche del territorio novarese e vercellese. Questi campi, localizzati nel raggio d’azione dei 6 captaspore (ma a una distanza tale da non influenzarne le misurazioni), consistono in appezzamenti o porzione di essi in cui non verranno eseguiti i normali trattamenti fungicidi. Ogni 3 giorni, i tecnici ENR, svolgeranno rilievi approfonditi nei campi sentinella per individuare e quantificare le eventuali manifestazioni di sintomi della malattia. Tali sintomi, convertiti in valori di una apposita scala saranno incrociati con i valori relativi alla presenza di spore ottenuti dall’analisi al microscopio dei nastri del captaspore e all’indice di rischio potenziale d’infezione ottenuto dalla simulazione del modello epidemiologico di simulazione SiRBInt che utilizza variabili meteorologiche di temperatura, umidità, precipitazioni e bagnatura fogliare. Questi tre parametri concorrono a quantificare i valori di segnalazione di rischio emessi con il bollettino. Inoltre, le coltivazioni adiacenti ai campi sentinella e coltivate con la stessa varietà, saranno trattate seguendo la lettera le indicazioni del bollettino. Durante la stagione saranno sottoposti a valutazione dell’incidenza del brusone con l’utilizzo dell’apposita scala IRRI (International Rice Reserch Institute) con l’obiettivo di valutare la bontà della lotta guidata al brusone resa possibile dal progetto BRUMAVA.
Come si legge il bollettino
Rischio 0 – basso: condizioni scarsamente favorevoli all’insorgenza del brusone;
Rischio 1 – medio/basso: condizioni favorevoli all’insorgenza del brusone solo in presenza di un fattore predisponente (varietà sensibili, terreni leggeri, concimazioni abbondanti,..);
Rischio 2 – medio/alto: condizioni favorevoli all’insorgenza del brusone in presenza di più fattori predisponenti (varietà sensibili, terreni leggeri, concimazioni abbondanti,..);
Rischio 3 – alto: condizioni estremamente favorevoli all’insorgenza del brusone.
Le postazioni di monitoraggio sono le seguenti. In territorio vercellese: Olcenengo, San Giacomo V.se, Trino V.se
In territorio novarese: Terdobbiate, Nibbia, Cameriano.
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