Canale Cavour, 150 anni dopo. Due momenti per celebrare l’anniversario di quell’opera rimasta unica. Il primo: 150 anni di benessere. Così recita il sottotitolo della mostra fotografica <Il Canale Cavour> di Irene Cabiati, giornalista, aperta sino al 5 giugno nelle sale del Palazzo Einaudi a Chivasso (Torino). Esposizione promossa dal Museo regionale di scienze naturali di Torino in collaborazione con la Città di Chivasso. La mostra è un omaggio ai 14 mila uomini che in meno di tre anni, dal 1863 al 1866, portarono a termine lo scavo di 86 chilometri e le opere sussidiarie. Promosso da Camillo Benso conte di Cavour e realizzato all’alba dell’Unità d’Italia, il canale portò beneficio imediato alle popolazioni rurali stremate dalle devastazioni delle guerre e pose le premesse per il futuro trioangolo del riso. Il reportage fotografico di Irene Cabiati, corredato da un catologo, illustra il percorso del canale ed è arrichito da immagini storiche e documenti messi a disposizione dalle associazioni di Irrigazione Est Sesia di Novara e Ovest Sesia di Vercelli.
L’altro momento: <Corri Cavour>, 85 chilometri di corsa a staffetta lungo il percorso del canale Cavour, da Chivasso (To) a Galliate (No) . Vi hanno partecipato gli atleti della <Compagnia delle acque correnti> di Novara, nel 150° anniversario della costruzione del canale. Il tutto organizzto dalla Coutenza Canali Cavour, nell’ambito della Settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione promossa da Anbi (Associazione nazionale consorsi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue). L’evento si è concluso alla centrale idroelettrica <Guido Davide Orlandi>, ospiti del Parco del Ticino e del Lago Maggiore>, con la partecipazione di esponenti delle Associazioni Irrigue Est e Ovest Sesia. Per l’Est Sesia il direttore Roberto Isola, il presidente Giuseppe Caresana, Claudia Baratti che ha illustrato il nuovo numero del periodico <Est Sesia – problemi della Pianura irrigua tra Sesia, Ticino e Po>. Per l’Ovest Sesia Ombretta Bertolo. Onori di casa, nella cornice della Centrale Idroelettrica, di Adriano Fontaneto presidente Parco Ticino e Lago Maggiore.
Una corsa, quella della Compagnia delle Acque Correnti, che rappresenta anche una metafora della rapidità con la quale fu realizzato il canale che cambiò il volto della risicoltura: tre anni, dal 1863 al 1866, come ha ricordato Roberto Isola. Il direttore generale ha aggiunto anche che durante il 2016 saranno indette altre manifestazioni celebrative.
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