Fin troppo facile parlare di agricoltura e alimentazione nell’anno dell’Expo, o forse in realtà più difficile, se si vuole esprimere qualcosa di veramente interessante.
E una banca come può trasformare l’interesse verso questo settore in qualcosa di tangibile e concreto, strettamente correlato al territorio in cui esercita la propria attività?
Alberto Mauro (foto) direttore della Divisione Banca Popolare di Novara: <Riteniamo che la Banca Popolare di Novara sia riuscita in questo intento, predisponendo un modello operativo ad hoc, in grado di fornire un servizio completo ed efficiente. Prima di tutto c’è un ufficio agricoltura di gruppo del Banco preposto a studiare la predisposizione di prodotti per il settore, seguendo anche l’evoluzione della politica agricola nazionale e comunitaria. Il servizio è coperto su macro aree da specialisti dedicati a seguire le politiche agricole regionali e allo sviluppo commerciale (in particolare di filiera) ed all’assistenza per vari aspetti tecnici, ma il vero cuore pulsante è rappresentato da quasi 200 gestori “verdi” in rete, cioè nelle nostre filiali, preparati ad interagire con gli agricoltori e proporre le soluzioni più adatte alle loro tipologie aziendali>.
Un nuovo modello di valutazione
Il settore agricolo, storicamente ritenuto solido soprattutto per l’aspetto patrimoniale e per le ridotte sofferenze nel sistema creditizio, in realtà è poco conosciuto ai più nei suoi aspetti economici, di flussi, di fatturati, di costi. Spesso banche e finanziarie sono in difficoltà nel ricostruire un bilancio dell’azienda agricola, affidandosi per lo più a all’acquisizione di garanzie personali e reali dell’imprenditore e del suo nucleo familiare collaboratore.
<La nostra banca si è dotata di un nuovo modello di valutazione esclusivo per il comparto agricolo, che valorizza i dati reddituali/ patrimoniali delle imprese agricole non desumibili dall’ordinaria documentazione fiscale consentendo così una adeguata valutazione creditizia delle imprese del settore. Possiamo dire con un pizzico di orgoglio che il nostro gruppo Banco Popolare è il primo gruppo bancario in Italia ad aver adottato una procedura specifica per la valutazione delle imprese agricole. Nelle nostre filiali l’agricoltore viene intervistato con competenza raccogliendo dati specifici; i nostri gestori infatti mettono da parte, almeno temporaneamente, il vocabolario economico classico e si cimentano con perizia in misure di superficie coltivata, numero di capi allevati, produzioni medie e prezzi di mercato rilevati dall’Ismea>.
Finanziamenti di tutte le durate
Una volta individuate le esigenze, il gestore ha a disposizione un vero e proprio catalogo di prodotti: a breve termine per la conduzione o per l’anticipo prodotti, a medio termine per investimenti sostenibili con finanziamenti fino a 60 mesi, a lungo termine per investimenti che richiedono un tempo di rientro maggiore. Per esempio per il credito di conduzione a breve termine (12-18 mesi), accanto allo storico strumento della cambiale agraria, abbiamo è stato affiancato <uno strumento innovativo ed elastico, un fido di cassa agrario, che risulta anche più conveniente in quanto il costo è rapportato all’effettivo utilizzo, mantenendo però le caratteristiche che consentono all’agricoltore di inserire gli interessi in detrazione nella propria dichiarazione dei redditi.
Un altro interessante esempio di prodotto calzante all’attività è un finanziamento chirografario volto all’impianto di nuove colture (es. vigne, frutteti) che consente fino a 3 anni di preammortamento, in sostanza la restituzione del capitale attende che le nuove piantine inizino ad entrare in produzione.
Altre volte si creano linee e plafond predisposti appositamente per determinate esigenze: ad esempio quest’anno, come è stato percepito che la Pac non sarebbe stata anticipata neanche in minima percentuale dall’Arpea, abbiamo prontamente predisposto un’offerta commerciale con relativo fondo a disposizione per anticiparla immediatamente all’80%.
<Ricordando che il settore agroalimentare ha un peso rilevante nelle esportazioni del nostro paese non possiamo non citare il nostro servizio estero con specialisti in rete, uffici di rappresentanza, supporto all’internazionalizzazione, accordi strategici, correspondent banking. Rimane il fatto – conclude Mauro – che l’azienda agricola è spesso sostenuta dall’attività familiare e l’attenzione del nostro istituto è volta/indirizzata al benessere ed alle opportunità che possono essere offerte in termini di risparmio, copertura dei rischi alle persone che compongono la famiglia>.
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