Una bomba d’acqua e grandine. In pochi minuti si è scatenato l’inferno, con gravi danni alle coltivazioni e ai vigneti. Siamo a Suno, provincia di Novara. Pochi giorni prima una tromba d’aria aveva investito Trecate, con danni fortunatamente limitati nonostante si trattasse di un evento impressionante. Poi è toccato alla zona di Suno, allagando in pochi minuti strade, cantine, negozi e campi. Una forza e una quantità di acqua mai viste prima, a detta degli stessi abitanti. La grandine ha poi fatto il resto, abbattendo cereali, prati, colpendo ortaggi, soia e i rinomati vigneti di questa che è una delle Città del Vino delle Colline Novaresi, e dove viene prodotta Uva Fragola, Nebbiolo, Erbaluce, solo per citarne alcuni.
“Stiamo verificando i danni ma possiamo già dire che si aggirano intorno all’80/90%”, spiega Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco. “D’altronde i fiumi che si vedevano scorrere al posto delle strade in città, con la gente che anche il giorno dopo ha faticato a muoversi per la gran quantità di grandine ed acqua scese, non davano molte speranze sul fatto che le colture si sarebbero salvate. Speriamo ora che sia possibile dare un ristoro a questi produttori che già hanno vissuto le difficoltà del periodo del lockdown, con i viticoltori che non hanno potuto esportare i loro vini, la difficoltà nel vendere i propri prodotti e le problematiche che stanno affrontando tutte le aziende in queste settimane”.
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