Bene il pagamento dell’anticipo Pac (Politica agricola comune) che la Regione Piemonte ha assicurato a oltre diecimila agricoltori. Ma al tempo stesso altrettante posizioni non sono ancora state definitie e quindi non possono usufruire dell’anticipo. Queste in sistnesi le motivazioni che hanno spinto i presidenti delle Unioni interprovinciali Agricoltori (Confagricoltura) di Novara-Vco, Paola Battioli, e di Vercelli-Biella, Giovanni Perinotti, a screivere una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero. Battioli e Perinotti hanno espresso apprezzamento per l’impegno della Regione e di Arpea (Agenzia regionale per i pagamenti erogazioni in agricoltura) a dar corso al pagamento dell’anticipo Pac ai produttori agricoli piemontesi, dando la priorità alle aziende risicole in considerazione del difficile momento di crisi del mercato del riso.
“L’intervento – chiariscono Battioli e Perinotti – consente alle aziende di non immettere sul mercato il prodotto in un momento, quale quello dell’inizio della campagna di commercializzazione, che viceversa aggraverebbe la situazione, già caratterizzata dalla concorrenza internazionale a causa dell’azzeramento dei dazi all’importazione per il prodotto proveniente dai Paesi meno avanzati (PMA). Nondimeno – scrivono i presidenti delle due organizzazioni territoriali di Confagricoltura – rileviamo come esistano ancora circa 10 mila posizioni per le quali il pagamento dell’anticipo non è ancora possibile, in conseguenza di anomalie e procedure informatiche malfunzionanti di competenza sia di Agea sia di Arpea”.
I presidenti di Confagricoltura delle province del riso, pur rilevando come la complessità dell’attuale Pac, anche a seguito dell’introduzione della domanda grafica, abbia potuto determinare l’insorgere di numerose criticità a carico di Agea e degli Organismi pagatori regionali, come anche degli stessi Centri di assistenza agricola (CAA), hanno invitato la Regione “a fare tutto il possibile per accelerare le operazioni di risoluzione delle anomalie e quindi provvedere all’erogazione dei pagamenti legittimamente spettanti alle imprese agricole, in quanto la loro tenuta dipende anche da questo”.
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