Da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus nellle aziende agricole italiane, che pure continuano a essere il presidio indispensabile e unico di approvvigionamento del settore alimentare, l’attività è crollata del 41%. Il dato emerge da un’analisi di Coldiretti che lancia un appello al Governo.
“Occorre intervenire per salvare importanti settori dell’economia agricola in difficoltà, dal vino all’ortofrutta, dal florovivaismo agli agriturismi fino alla vendita diretta, senza discriminare le aziende sulla base del fatturato”. E’ quanto affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale dopo l’approvazione nel Consiglio dei Ministri del Decreto “Cura Italia. Bene l’aumento del fondo per l’aiuto agli indigenti, ma la situazione che si è creata colpisce duramente le aziende agricole, i primi interventi dovrebbero andare nella direzione di consentire la continuazione dell’attività produttiva a tutte le aziende, vista la strategicità della fornitura alimentare. Ricordiamo che proprio l’approvvigionamento alimentare adesso è assicurato sul territorio grazie al lavoro delle nostre imprese agricole che, in linea con la campagna #MangiaItaliano, garantiscono prodotti freschi, genuini e sani, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti con l’88% delle merci che in Italia viaggia su gomma. Per questo è importante l’intervento della Commissione Europea per garantire la libera circolazione dei prodotti alimentari, ma occorre subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle nostre campagne, in particolare per la raccolta della frutta e dell’uva nei prossimi mesi”.
Con il decreto Cura Italia approvato dal Consiglio dei ministri è stato istituito un fondo da 100 milioni a sostegno delle imprese agricole, e per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca mentre altri 100 milioni vengono messi a disposizione per favorire l’accesso al credito delle imprese agricole e della pesca. Via libera anche all’aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi Pac a favore degli agricoltori che potranno così contare su oltre un miliardo di risorse. Prevista anche la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori agricoli e della pesca e tutele per i lavoratori stagionali senza continuità di rapporti di lavoro. Indennità per i lavoratori agricoli a tempo determinato.
Il fondo indigenti che assicura la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti avrà a disposizione 50 milioni in più che si aggiungono ai sei destinati all’acquisto di latte crudo, in accordo con il Tavolo Spreco Alimentare. Sospensione delle rate fino al 30 settembre per i mutui e gli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie. Rafforzato il Fondo per la promozione dell’agroalimentare italiano all’estero.
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