Come si dice “Bagna cauda” in Russia o inPerù. Sempre “Bagna cauda”, forse con qualche inflessione diversa dalla pronuncia originale. Perché il nome del tipico piatto piemontese non può essere tradotto, né tantomeno la ricetta imitata. Il 23, 24 e 25 novembre, torna il grande rito collettivo: il Bagna cauda day, tra Asti, Torino, il Piemonte, sino ad arrviare quest’anno in Russia e in Perù. oltre 150.000 posti prenotati, 151 ristoranti coinvolti con la possibilità di scelta tra bagna cauda con aglio e senza aglio. Il menù è accompagnato dai vini del territorio promossi dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e dal Consorzio Asti Docg.
“L’evento Bagna cauda day oltre a rimarcare il forte legame con la cultura e la tradizione del territorio è l’occasione per promuovere i tanti prodotti agroalimentari del Piemonte insieme ai nostri vini” dice l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero.
Il 24 e 25 novembre ad Asti è inoltre presente il Bagna cauda market, a cura del Comune di Asti e della Cia – Confederazione italiana agricoltori, dove si possono acquistare i prodotti utilizzati per la bagna cauda, molti dei quali Presidi Slowfood: dal cardo gobbo, al peperone, alla verza e all’aglio.
Inoltre quest’anno è stata anche introdotta la formula BagnaCa: il servizio a domicilio che porta direttamente nelle case in provincia d’Asti, la bagna cauda pronta per essere consumata, prenotando on line sul sito dedicato.
Domenica 25 novembre a Palazzo Ottolenghi, ad Asti, è in programma la cerimonia di consegna del premio “Testa d’aj“: a ricevere il premio 2018 Padre Enzo Bianchi, fondatore e già priore della comunità di Bose che alle sue origini astigiane ha dedicato pagine intense raccolte nel volume “Il pane di ieri” dove descrive anche il rito contadino della bagna cauda.
L’elenco dei ristoranti in Italia e all’estero aderenti al Bagna cauda day
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