Tutti a scuola per la sicurezza e l’ambiente
Con l’inverno si aprono le aule per gli agricoltori: è in questo periodo di stasi nei lavori in campagna infatti che prendono il via i corsi per il rinnovo/conseguimento dell’abilitazione per l’acquisto e l’impiego dei fitofarmaci (ex patentino) e i diversi momenti formativi per la sicurezza del lavoro. Confagricoltura ricorda che l’impresa agricola svolge quotidianamente un ruolo sociale, che si traduce nella creazione di valore, lavoro e benessere diffuso, ma anche nella prevenzione e tutela della salute. Il successo della partecipazione degli agricoltori a questi momenti formativi ed informativi testimonia l’importanza che l’impresa agricola dà alla “persona” e la maturità del sistema imprenditoriale e la sua vocazione ed impegno a salvaguardia e tutela dell’ambiente.
Regolamento Omnibus e pac
Dal 1 gennaio 2018 ci saranno più semplificazioni e progressi importanti per l’agricoltura italiana. C’è più spazio per il sostegno ai giovani agricoltori, un taglio concreto di vincoli burocratici e un’attenzione ma ore alla questione cruciale della gestione del rischio, che vede un miglioramento degli strumenti a disposizione. Più in dettaglio, il cosiddetto “Regolamento Omnibus” prevede una maggior flessibilità per identificare la figura dell’agricoltore attivo e nell’applicazione degli aiuti per i piccoli agricoltori; per i giovani agricoltori c’è una maggiore semplificazione nelle regole oltre che la possibilità di aumentare i pagamenti della pac. Circa la gestione del territorio e dei rischi, l’Ue ha abbassato dal 30 al 20% la soglia minima di danno oltre la quale scatta il diritto ai risarcimenti nel caso della polizza agevolata e, contemporaneamente, ha innalzato fino al 70 (dal 65) la percentuale di contributo sulla spesa ammessa.
Lotta alla fame e risorse genetiche
La ciotola di riso che sfama l’umanità deve crescere, complice i cambiamenti climatici e l’incremento della popolazione mondiale. Per questo la salvaguardia delle risorse genetiche è importante. L’Arca di Noè delle sementi. Per il riso è nota nel mondo della ricerca la Banca del germoplasma di Castello d’Agogna (Centro Ricerche Ente Risi), un network scientifico internazionale dove i tecnici condividono in tempo reale obiettivi e risultati. Qui i semi delle diverse varietà di riso vengono conservate “vitali” (riseminandoli periodicamente) per utilizzare un domani i geni che contengono per costituire nuove varietà più produttive e resistenti alle avversità: siccità e malattie
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