Avvisi ai naviganti: revisione trattori, norme inapplicabili e nessuna multa

Avvisi ai naviganti: revisione trattori, norme inapplicabili e nessuna multa

fotoavvisidi Paolo Guttardi

Revisione macchine agricole: le scadenze sono inapplicabili

 Nessuna proroga per il regolamento sulla revisione per le macchine agricole, con i conducenti di tali veicoli che non sono dunque passibili di sanzioni. Nell’ultima legge di Bilancio infatti non è stata inserita alcuna proroga sulla revisione delle macchine agricole ai fini della circolazione stradale e della sicurezza sul lavoro, come stabilito dall’articolo 111 del codice della strada e dal Decreto Ministeriale del 20 maggio 2015. La prima scadenza per la revisione, per i trattori agricoli immatricolati prima del 31/12/1973, era fissata al 31/12 dell’anno appena trascorso, ma in relazione al fatto che non sono stati emanati i provvedimenti attuativi diretti a definire alcuni aspetti determinanti per lo svolgimento della revisione (modalità di esecuzione, tipologie di controlli, ecc.), non è possibile rispettare tale scadenza. Ad oggi dunque le norme sulla revisione delle macchine agricole sono inapplicabili, il che significa che i conducenti di tali veicoli non sono passibili di sanzioni (chiunque circoli su strada su una macchina agricola sprovvista di revisione è passibile di multa che va da 85 a 338 euro). Ora non resta che attendere l’emanazione del provvedimento diretto a definire le modalità di esecuzione della revisione, per conoscere le direttive da applicare. Peraltro già a suo tempo Confagricoltura aveva segnalato le concrete difficoltà applicative della normativa sulla “Revisione obbligatoria” per i trattori.

Bando ISI per la sicurezza delle macchine agricole

Anche questo anno INAIL incentiva l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali (Bando ISI 2018).

La dotazione finanziaria è di 35 milioni di euro, suddivisi in budget regionali.

I finanziamenti devono comunque soddisfare l’obiettivo del miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali dell’azienda agricola in particolare mediante una riduzione dei costi di produzione, il miglioramento e la riconversione della produzione, il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

Proroga per l’UNIEMENS

L’Ufficio Sindacale di Confagricoltura ha precisato che la legge di bilancio per l’anno 2018 ha prorogato di un anno il passaggio per i datori agricoli dal tradizionale sistema di denuncia trimestrale all’INPS (DMAG) della manodopera occupata, al sistema mensile UNIEMENS in vigore per gli altri settori produttivi.

Il comma 1154 dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2017, n.205, pubblicata sul Suppl. Ordinario n. 62 alla G.U. n.302 del 29-12-2017, ha infatti espressamente prorogato al primo gennaio 2019 l’entrata in vigore dell’obbligo per i datori di lavoro agricoli che occupano operai di adoperare il sistema di denunce mensili in vigore nella generalità degli altri settori (UNIEMENS), previsto dall’articolo 8, comma 2, della legge 29 ottobre 2016, n. 199 (legge per il contrasto al caporalato ed allo sfruttamento del lavoro).

Si tratta di una modifica fortemente voluta da Confagricoltura finalizzata ad evitare che il passaggio al nuovo sistema di denuncia degli operai agricoli all’INS possa determinare problemi operativi ed applicativi per i datori di lavoro e per gli uffici addetti.

 

 

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