di Fabrizio Filiberti
Giovani: 35% a fondo perduto e 60% con mutuo agevolato a tasso zero
Ismea ha aperto il nuovo portale “Più Impresa”, dedicato all’imprenditoria giovanile, con l’estensione sull’intero territorio nazionale del contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile con abbinato un mutuo a tasso zero di importo fino al 60% dell’investimento.
Possono aderire alla misura i giovani che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola o che sono già attivi in agricoltura da almeno 2 anni e intendono migliorare la competitività della loro impresa.
Rifinanziamento “Nuova Sabatini” e riapertura “sportello” Ministero dello Sviluppo Economico
Con il Decreto n. 99/2021 approvato dal Consiglio dei Ministri è stata rifinanziata la misura “Nuova Sabatini” con uno stanziamento di 425 milioni di euro.
Il Decreto, ha previsto inoltre una semplificazione delle procedure di erogazione dei contributi prevendendo che per le domande trasmesse prima del 1 gennaio 2021, per le quali sia già stata erogata in favore delle PMI beneficiarie almeno la prima quota di contributo, il Ministero può procedere ad erogare le successive quote in un’unica soluzione.
Tale previsione, tesa ad accelerare l’erogazione dei contributi, costituisce un importante intervento semplificativo sia in termini di efficienza, efficacia ed economicità nella gestione dello strumento agevolativo, sia per le imprese beneficiarie che potranno introitare l’intero contributo in un’unica soluzione.
Ale rifinanziamento è stato fortemente voluto da Confagricoltura in seguito allo stop previsto dal “Sostegni bis”, per dare continuità agli investimenti produttivi delle PMI anche agricole per l’acquisto di beni strumentali.
Novità Iva per le vendite a distanza dal 1° luglio 2021
A partire da luglio 2021 cambiano le regole sulle cosiddette “vendite a distanza” in UE (tra cui le vendite effettuate verso i consumatori finali con l’e-commerce). Entrano in vigore, infatti, le nuove regole imposte dalla Direttiva Europea 2017/2455/UE in caso di vendite a distanza verso consumatori finali.
La normativa fornisce la definizione di “vendite a distanza”, che si caratterizzano dal fatto che, essenzialmente, il trasporto della merce è effettuato direttamente dal fornitore o per suo conto nei confronti di un acquirente privato, per ordini effettuati avvalendosi di mezzi tecnologici di comunicazione a distanza (fax, telefono, e-mail, etc.).
A partire dal 1° luglio le vendite in esame sconteranno l’IVA con l’aliquota prevista nel Paese di arrivo dei beni; la regola non si applica se le vendite a distanza di beni nel corso dell’anno non superano la soglia unica, su tutto il territorio UE, di € 10.000.
Le semplificazioni
Con l’entrata in vigore della nuova normativa sarà possibile assolvere questi adempimenti senza aprire le partite Iva nei Paesi di destinazione; gli operatori potranno accedere al cosiddetto OSS (One stop shop), il portale che dà la possibilità di registrarsi in un unico Stato membro per adempiere gli obblighi connessi all’assolvimento dell’iva per le cessioni effettuate in ogni Stato membro.
Ulteriore semplificazione consiste nel non obbligo di emissione di fattura, qualora il cedete si avvalga dell’OSS.
Si fa presente che coloro che già attuano vendite a distanza, superando la soglia di € 10.000, dovranno attivarsi per la registrazione al sistema OSS.
Si ricorda in conclusione, che in caso di utilizzo di piattaforme online o siti web per promuovere e vendere i propri prodotti, è necessario comunicare l’attività al Registro Imprese tramite pratica telematica seguita dal nostro Ufficio IVA.
Bonus e Pos pagamenti elettronici
Con l’Art.1 comma 10 del Dl 99/2021 vengono potenziate le misure cashless a favore delle imprese.
In sintesi le novità introdotte:
⦁ TAX CREDIT SULLE COMMISSIONI – dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022 tutte le commissioni sostenute per l’utilizzo dei POS sono rimborsate al 100% sotto forma di credito d’imposta.
⦁ AGEVOLAZIONE NUOVI POS – Sempre nel periodo che va dal 1 luglio al 30 giugno 2022, viene riconosciuto un credito d’imposta per coloro che acquistano, noleggiano o sostengono spese di installazione, per strumenti che consentono il pagamento elettronico e siano collegati ai Registratori Telematici.
⦁ POS SMART – IN ATTESA DI PROVVEDIMENTO DIRETTORIALE. Riconoscimento di un credito d’imposta a fronte di un acquisto o noleggio, nel corso dell’anno 2022, di strumenti evoluti di pagamento che consentono le memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi.
Comitato tecnico nitrati
Il 18 giugno 2021 si è svolto un incontro bilaterale con la Commissione in merito alla violazione della Direttiva Nitrati.
Alle Regioni è stato chiesto un aggiornamento dello stato dell’attuazione degli impegni assunti, che per il Piemonte riguardano:
1) La designazione delle nuove ZVN (2019 e 2020) e l’entrata in vigore del nuovo PdA al 1.1.2021,
2) Relativamente alla ZVN “Tiglione”, la previsione del Programma d’Azione Specifico, e che prevederà la reazione di fasce tampone agroforestali riparie per una lunghezza complessiva di circa 30 km, la cui conclusione, ritardata per emergenza COVID, verrà a concludersi entro novembre 2021.
A MITE e MIPAAF è stato chiesto conto delle finestre straordinarie di spandimento invernale concesse nell’inverno 2019/2020, in quanto le condizioni meteorologiche eccezionali del mese di novembre 2019 avevano impedito lo svolgimento delle ordinarie operazioni di fertilizzazione organica sull’intero territorio padano. Nessuna regione, a parte la Lombardia, ha usufruito di ulteriori finestre.
In Piemonte sono stati pubblicati 5 bollettini straordinari per lo spandimento su tutto il territorio regionale, con giorni eccezionali per le province di Cuneo e Torino.
Nei primi mesi del 2021 si sono svolti 15 tavoli tecnici provinciali, coordinati dal Settore Tutela della Acque della Dir. Ambiente con il supporto tecnico di Arpa Piemonte, a cui sono stati invitati i tecnici di zona delle Organizzazioni Agricole, il Consorzio Monviso Agroenergia, ARPEA, le Associazioni irrigue nonché i Settori Produzioni Agrarie e Zootecniche, Programmazione PSR, Fitosanitario e Infrastrutture e territorio rurale della Dir. Agricoltura e il Settore Servizi Ambientali della Dir. Ambiente.
A tutti gli incontri sono stati illustrati i dati di contaminazione da nitrati e da prodotti fitosanitari nelle acque sotterranee per i punti di monitoraggio sotto osservazione, e le informazioni relative a parametri quali fosforo, ossigeno totale e presenza di prodotti fitosanitari, esiti di condizionalità zootecnica e localizzazione cartografica dei punti di monitoraggio in relazione a info geografiche disponibili.
L’analisi del dati, segnala un trend in crescita preoccupante di contaminazione per le provincia di Cuneo e parte della provincia di Alessandria, anche nelle zone designate ZVN sin dal 2002. C’è il rischio che l’UE chieda un Programma d’Azione rafforzato e/o misure complementari (es. limiti azotati più stringenti, modifiche nelle rotazioni colturali, etc.)
Per le acque superficiali, invece, in molte situazioni i tenori di nitrati non sono tali da far ritenere prevalente la fonte agricole, ma emerge comunque una concentrazione degli inquinanti che fa sì che occorra intervenire in modo puntale sulle autorizzazione alle derivazioni irrigue e agli scarichi, oltre che sulle lavorazioni profonde e sulle coperture invernali, sin in termini qualitativi, con un più attento bilanciamento dei nutrienti alle colture agrarie.
Vanno segnalate i territori della provincia di Asti, alcuni dei quali a forte rischio ZVN, la Città Metropolitana di Torino, dove sono localizzate diverse situazioni critiche. Tutta la provincia di Cuneo soffre invece di una pressione agricola e zootecnica elevata, poco compatibile con l’ambiente.
Anche i controlli sulla condizionalità confermano quanto emerso. Il 20% delle realtà agricole manifesta inadempienze connesse al rispetto delle norme di utilizzo agronomico (mancato interramento, superamento dei massimali di azoto in ZVN, assenza del registro di fertilizzazione).
In generale, dal confronto con il territorio sono emerse la richiesta di una misura PSR o ecoschema relativo agli inerbimenti e/o cover crops invernali, distinta dalle misure agroambientali classiche e di più semplice attuazione, maggior accesso a PSR (Op. 4.1.3) per il sostegno e disponibilità di strutture di stoccaggio adeguate e funzionali, considerato quanto la loro messa a norma rappresenti ancora un problema sul territorio piemontese.
Viene quindi sollecitato un maggiore coordinamento tra tutti gli Enti nell’individuare i corpi idrici preposti alla ricezione degli scarichi, in concomitanza ad ARPA affinché porti a termine entro il 2021 la verifica dell’adeguatezza al monitoraggio dei singoli pozzi e di alcuni corpi idrici superficiali critici.
Nell’autunno verranno discusse le informazione sulle modalità di lavorazione dei terreni, la gestione delle fasce riparie, la presenza di contaminazione puntali di tipo agricolo e le fertilizzazione nelle aree critiche.
Lo smaltimento delle scorte dei prodotti fitosanitari è stabilito in una durata totale di 18 mesi, a partire dalla data riportata nel decreto o nell’atto normativo ed in particolare non può essere superiore a 6 mesi per la commercializzazione da parte del titolare delle autorizzazioni e la vendita da parte dei rivenditori e/o distributori autorizzati e a 18 mesi per l’impiego da parte degli utilizzatori finali.
Tali tempistiche sono state stabilite al fine di consentire agli utilizzatori finali di portare a termine la campagna agraria riducendo lo smaltimento dei prodotti definiti come pericolosi.
Le nuove linee guida in cui sono riportate le diverse disposizioni relative allo smaltimento delle scorte in funzione delle varie tipologia di provvedimento che determinano le revoche delle autorizzazioni o la modifica delle loro condizioni di utilizzo vengono pubblicate sul portale del Ministero della Salute recante le “Indicazioni per la gestione delle scorte giacenti di prodotti fitosanitari” e sono disponibili sul sito web www.salute.gov.it (area tematica “Prodotti Fitosanitari”).
In tale senso, si segnala che il Ministero della Salute ha pubblicato un nuovo documento in cui aggiorna la precedente linea guida all’evoluzione della normativa. Queste indicazioni, sebbene non abbiano valore legale trattandosi di linee guida, si sono rese necessarie alla luce delle numerose normative di riferimento per la gestione delle scorte di prodotti fitosanitari.
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