di Paolo Guttardi
Greening: proposte di semplificazione della Commissione
Come annunciato in più occasioni dal Commissario europeo Hogan, l’Esecutivo comunitario, nel processo di semplificazione della riforma della Pac, ha ipotizzato di introdurre alcune semplificazioni alle modalità attuative del pagamento di “inverdimento” (greening). Qualche giorno fa è stata diffusa una nota con le proposte di modifica al regolamento delegato n. 639/2014 che detta le modalità applicative per i vari regimi di pagamenti diretti e quindi anche per il greening.
La Commissione deliberatamente sceglie di proporre modifiche solo al provvedimento delegato di attuazione, senza intervenire sulle norme di base che sono invece incluse nel regolamento approvato in codecisione n. 1307/2013. Si tratta quindi, ad avviso di Confagricoltura, di modifiche marginali e che vanno adeguatamente verificate nella loro portata, ma che non apportano comunque quei mutamenti sostanziali desiderati, in una pac estremamente complessa ed i cui risultati si sono visti (purtroppo) in questi due anni.
Prevenzione incendi, aziende in regola entro il 7 ottobre
Le imprese agricole, sulla base delle disposizioni del Dpr 1 agosto 2011 n. 151, sono soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi qualora siano presenti attività indicate dal decreto, quali per esempio impianti per l’essiccazione di cereali e di vegetali in genere con depositi di prodotto essiccato con quantitativi in massa superiori a 500 q.li, depositi di carburanti superiori ai 6 metri cubi, depositi di gas infiammabili. Per ottemperare a tali prescrizioni risulta necessario sviluppare un progetto di prevenzioni incendi da presentare al Comando Provinciale e una SCIA conclusiva attestante la conformità dell’attività ai requisiti di prevenzione incendi e di sicurezza antincendio. Alle attività assoggettate per la prima volta nel Dpr 151 ed esistenti al 7 ottobre 2011, la legge di conversione del decreto Milleproroghe concede come data di scadenza il 7 ottobre 2016 per regolarizzarsi.
Iva, nuove aliquote per basilico e preparati alimentari a base di riso
In seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’ 8 luglio della Legge 122/2016 (cosiddetta Legge europea per il biennio 2015-2016, che entrerà in vigore il prossimo 23 luglio), cambiano alcune aliquote Iva di interesse agricolo. Più precisamente, gli articoli che ci interessano più da vicino sono i seguenti:
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l’articolo 21 innalza dal 4% al 5% l’aliquota IVA applicabile alle cessioni di basilico, rosmarino e salvia freschi destinati all’alimentazione umana. Viene ridotta dal 10% al 5% l’aliquota IVA applicabile alle cessioni di piante allo stato vegetativo di basilico, rosmarino e salvia. Viene ridotta dal 22% al 5% l’aliquota IVA applicabile alle cessioni di origano a rametti o sgranato;
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l’articolo 22 aumenta al 10% l’aliquota applicabile alle cessioni di preparazioni alimentari a base di riso;
Arriva la lotta biologica al Brusone
Anche per la lotta al Brusone del riso arriva il Bio. In una nota il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte informa che il prodotto fitosanitario SERENADE MAX, contenente la sostanza attiva Bacillus subtilis ceppo QST 713, autorizzato dal Ministero della Salute in data 27 giugno 2016, può essere impiegato dalle aziende agricole che aderiscono all’operazione 10.1.1 del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 per la lotta al brusone. In generale l’uso di prodotti biologici nelle aziende di produzione integrata è infatti ammesso dalle Norme Tecniche Regionali.
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