Per la futura Pac occorre dimostrare di essere veri agricoltori
di Paolo Guttardi
Dopo gli agricoltori attivi, ecco i “genuine farmers”, ovvero i soggetti, persone fisiche o giuridiche, la cui principale attività economica è quella agricola; così recitano le proposte legislative della Commissione europea per la Pac post 2020. Solo ad essi (quindi i “veri agricoltori”) saranno riservati i pagamenti della Pac.
Tutto bene nei principi, ma non nell’applicazione pratica. Come misurare se una persona fisica e giuridica è “genuina” ? Già con la Pac 2014-2020 si è arrivati alla schizofrenia dei controlli da parte degli organismi pagatori e di fatto per alcuni il blocco o i ritardi nell’erogazione dei pagamenti. Con il Regolamento Omnibus si è cercato di rimediare, semplificando: gli unici requisiti validi per dimostrare di essere agricoltore attivo è l’iscrizione all’INPS come coltivatore diretto o IAP oppure il possesso della partita IVA in campo agricolo e la relativa dichiarazione IVA dell’anno precedente, ma mancando ancora le regole definitive il sistema si è già bloccato in quanto molte posizioni non sono rilevate da AGEA, obbligando gli interessati a presentare le relative documentazioni.
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con il Bando ISI Inail 2017
Si è conclusa lo scorso 31 maggio la prima fase, quella della presentazione della domanda sul portale Inail, per accedere ai contributi in conto capitale previsti dal Bando ISi Inail 2017. Le agevolazioni riguardano le spese di acquisto di trattori, macchine agricole ed attrezzature effettuate dagli imprenditori agricoli. L’importo massimo finanziabile è pari al 40 % del costo ammissibile, che sale al 50 % per i giovani agricoltori. Si tratta di una agevolazione importante ed appetita che si scontra con due criticità: la scarsa dotazione finanziaria rispetto alle possibili aspettative e la “roulette russa” rappresentata dal click day, il giorno nel quale i computer più veloci e i più veloci sulla tastiera e/o le connessioni internet più veloci potranno completare la procedura informatica per accedere al contributo. Una procedura assurda che va anche a penalizzare le zone rurali meno servite dalla banda larga. Sarebbe meglio, a questo punto, procedere all’assegnazione dei contributi mediante il vecchio e sicuro sistema del “sorteggio”, tipo lotteria.
Biogas ed incentivi per la produzione di elettricità
E’ stata pubblicata la Circolare 27392 del 12/4/2018 con la quale il Mipaaf ha dato attuazione all’incentivazione della produzione elettrica da impianti a fonti rinnovabili non fotovoltaiche. La circolare, più volte sollecitata da Confagricoltura, definisce le modalità e gli strumenti con i quali i produttori di biogas (che avevano fatto richiesta ai sensi del DM 6 luglio 2012 per accedere al premio azoto) possono richiedere la maggiorazione della tariffa omnicomprensiva spettante agli impianti dotati di tecnologie per il trattamento del digestato ai fini di una riduzione/rimozione del carico di azoto
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