di Paolo Guttardi
Primo, mantenere i finanziamenti per la PAC
Dal Parlamento europeo arriva la richiesta di mantenere, per il periodo 2021-2027, il finanziamento della politica agricola comune (PAC) per l’UE a 27 Stati membri sul livello del bilancio 2014-2020 in termini reali. Sarebbe infatti contradditoria la proposta della Commissione di una riduzione del fondi nella misura del 15 per cento in termini reali con i compiti e le sfide che l’agricoltura deve affrontare. Per le imprese agricole italiane – rileva Confagricoltura – il taglio sarebbe di 3 miliardi di euro. Occorre infatti osservare che le aree montane e rurali rappresentano il 50 % della popolazione e l’80 % del territorio europeo. Occorre quindi individuare i problemi fondamentali, proporre delle soluzioni e definire le modalità con cui, anche attraverso i Fondi strutturali, si possono affrontare.
Il DVR va aggiornato
E tu, sei in regola con il Documento di valutazione dei rischi ? lo ricorda Confagricoltura evidenziando che è compito del datore di lavoro aggiornare il Documento di valutazione dei rischi, previsto dall’art. 28 del Dlgs 81/2008, all’interno del quale è tenuto ad indicare le misure precauzionali ed i dispositivi di protezione adottati per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori. La valutazione dei rischi deve essere immediatamente rielaborata in occasione di modifiche del processo produttivo o della organizzazione del lavoro, significative ai fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, nonchè in relazione al grado di evoluzione delle tecniche di prevenzione della protezione. A seconda del tipo di attività e quindi consigliabile effettuare periodicamente un audit della situazione aziendale. In parallelo è essenziale far frequentare ai dipendenti gli appositi corsi sicurezza (RSPP, primo soccorso, antincendio, Accordo Stato Regioni, addetto alla conduzione dei trattori agricoli, ecc).
Il Grande Fratello elettronico
Anche le imprese agricole si stanno preparando alla e-fattura. Ma sulla fatturazione elettronica, la cui entrata in vigore è prevista dal prossimo 1° gennaio 2019, alegga una ultima incognita. Secondo il Garante della protezione dei dati personali, il nuovo sistema presenterebbe rilevanti criticità in ordine alla sua compatibilità con la normativa sulla Privacy. In pratica il Sistema di Interscambio (SDI) gestito dall’Agenzia delle Entrate, archivierà ed immagazzinerà miliardi di dati non solo fiscali, ma anche le informazioni di dettaglio contenute nelle e-fatture, come i beni ed i servizi acquistati, consentendo di profilare anche le abitudini e le tipologie di consumo
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