di Paolo Guttardi
Il supermarket contadino
La manovra finanziaria per il 2019 varata a fine anno dal Governo ha portato una novità positiva per gli agricoltori che attuano la vendita diretta dei prodotti agricoli: da quest’anno sarà infatti possibile, per le aziende agricole che praticano tale forma di vendita, ampliare la propria offerta con prodotti non aziendali. Ferma restando la prevalenza delle produzioni proprie, i prodotti diversi dovranno essere acquistati direttamente da altri imprenditori agricoli, in modo da garantire il consumatore sull’origine di quanto acqustato. La misura è stata salutata con favore dal mondo agricolo, in quanto porterà ad un potenziamento di questo canale di vendita, sempre più importante per le aziende agricole.
La Regione Piemonte contro i cinghiali
Recenti fatti di cronaca hanno purtroppo riportato all’attualità la problematica del proliferare dei cinghiali nelle campagne e non solo. Da tempo Confagricoltura e le altre Organizzazioni agricole sollecitato le istituzioni ad intervenire concretamente. In ultimo la Regione Piemonte, con una DGR approvata lo scorso 21 dicembre, ha definito alcune misure che dovrebbero risolvere ( o perlomeno ridurre) il problema: in particolare è stato stabilito il riconoscimento delle spese di prevenzione dei danni causati alle colture agricole sostenute dalle Province; la collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico per progetti di prevenzione e contenimento demografico (sterilizzazione) di popolazioni di fauna selvatica; le indicazioni operative per l’approvazione e la gestione dei piani di controllo delle specie faunistiche con particolare riferimento all’attività di controllo del cinghiale esercitabile dai proprietari e conduttori di fondi sui quali si attuano i piani medesimi; infine, il prelievo venatorio sui terreni coperti in tutto o nella maggior parte di neve anche negli ATC è consentito per gli ungulati, intendendoesi per questi anche il cinghiale.
Biogas, incentivi per piccoli impianti
La previsione, nella Manovra finanziaria 2019 di una specifica misura, richiesta in più occasioni da Confagricoltura, volta ad incentivare, con un plafond di 25 milioni di euro, la realizzazione di piccoli impianti di produzione elettrica alimentati a biogas realizzati da imprenditori agricoli, è stata vista positivamente.
“Un segnale positivo che riporta l’attenzione sull’importanza strategica delle bioenergie, in particolare nel settore zootecnico, attraverso un modello di sviluppo che mette al centro la risorsa biologica, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica”. A breve scadenza occorrerà però discutere il nuovo quadro di incentivazione del biogas e delle biomasse per il periodo 2019-2020 superando i ritardi che si sono accumulati. Il nuovo quadrò dovrà essere anche l’occasione per valorizzare gli impianti a biogas già in produzione, prevedendo specifici strumenti per favorire il proseguimento dell’attività di quelli per i quali è in scadenza il regime di incentivazione.
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