di Paolo Guttardi

Verifica delle macchine irroratrici, un obiettivo irrealizzabile

Confagricoltura ricorda che entro il 26 novembre 2016 le aziende agricole dovranno obbligatoriamente sottoporre le proprie macchine irroratrici ad un controllo funzionale presso uno dei Centri prova autorizzati sparsi su tutto il territorio nazionale. Lo prevede la Direttiva 128/2009/CE sull’uso sostenibile dei fitofarmaci. Tuttavia la situazione presenta una forte criticità: in media soltanto il 30 % del parco macchine (di cui peraltro non esiste un’anagrafe ufficiale) risulta controllato. Per non incorrere in sanzioni, nel corso di una apposita riunione indetta presso il Mipaaf, e tenuto contro che i Centri prova non saranno certamente in grado di soddifare tutte le richieste, è stato proposta la validità, a tal fine, della documentazione attestante la sola prenotazione del controllo funzionale presso il CP prescelto.

Riprendono le trattative per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro

Dopo la “pausa di riflessione” in attesa dei chiarimenti sulla portata della legge sul contrasto al caporalato “giusta nelle intenzioni, ma devastante per le imprese”, secondo alcuni autorevoli commentatori, riprendono le trattative per il rinnovo dei CPL (contratti provinciali di lavoro) degli operai agricoli e florovivaisti. Nei negoziati dovranno essere ricercate soluzioni per la tutela degli interessi professionali collettivi delle imprese agricole, in un momento di grave incertezza normativa, con particolare riferimento alla classificazione dei lavoratori e all’orario di lavoro.

Chiarite le regole del sovescio in Piemonte

Con una circolare datata 25 ottobre 2016 prot. 44108, la Regione Piemonte – direzione agricoltura – ha chiarito alcuni aspetti che regolamentano l’impegno aggiuntivo facoltativo “erbai autunno -vernini da sovescio” previsto dalle operazioni 10.1.1 (produzione integrata), 10.1.2 (biodiversità nelle risaie) e 10.1.3 (tecniche di agricoltura conservativa) del PSR 2014-2020. L’intervento, incentivando il sovescio autunno-vernini, le cui semine dovranno essere effettuate entro il 15 novembre, è finalizzato a ridurre i rischi di lisciviazione dei nutrienti, ad assicurare un’adeguata copertura vegetale ed a favorire la diversità biologica e la dotazione di sostanza organica dei suoli.

Ad una più attenta analisi, in sede di applicazione pratica, tuttavia, è emerso come questo impegno sia incompatibile con talune azioni dell’agricoltura conservativa (semina su sodo e minima lavorazione); a tal fine sono stati chiesti alla Regione Piemonte opportuni chiarimenti.

  confagricoltura, psr