di Paolo Guttardi
Grandine e difesa dagli insetti con le reti, ci pensa il PSR
La cimice asiatica (Halyomorpha Halys) e la Drosophila Suzukii, due pericolosi insetti che, come dice il nome, sono originari dell’Asia e che sono giunti in Europa negli ultimi anni a provocare gravi danni ai frutteti, hanno le ore contate. A combatterli, senza far uso della chimica, ci sta provando la Regione Piemonte, con le risorse finanziarie del PSR 2014-2020, operazione 5.1.1 “prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico”. Con due bandi in corso di emanazione vengono finanziate le reti antinsetto, sia come copertura totale (solo nel caso della Drosophila) che come copertura laterale nel caso di interventi su impianti già complessivamente efficaci contro l’insetto. E, nel caso della cimice asiatica, a completamento dell’impianto antigrandine o antipioggia preesistente. La scadenza per la presentazione delle domande in forma informatica, è per il 28 febbraio 2018. Il beneficiario deve essere agricoltore attivo. Importante anche la dotazione finanziaria: 200 mila euro per la difesa dalla Drosophila e ben 1,7 milioni di euro per la lotta alla cimice asiatica.
In parallelo la Regione ha in corso di emanazione un nuovo bando per l’operazione 5.1.2 al fine di finanziare la realizzazione delle reti antigrandine come difesa attiva dei frutteti e dei vigneti contro questa avversità. Le risorse ad essa dedicata è pari a 4 milioni di euro. Una misura che sarà sicuramente accolta favorevolmente dai frutticoltori e dai viticoltori, considerato il flop della Misura 17.1 sulla gestione del rischio, che punta invece alla difesa passiva tramite l’assicurazione agevolata.
Dal Dmag all’Uniemens
Nuovo aggravio burocratico per le imprese agricole. Dal 1° gennaio 2018 le denunce contributive dei dipendenti agricoli diventano mensili. In pratica l’attuale Dmag (la denuncia trimestrale) si allinea a quello Uniemes dei lavoratori degli altri settori. Non cambierà invece, accogliendo la richiesta di Confagricoltura, nè il sistema di tariffazione che verrà eseguito dall’INPS con la predisposizione del relativo F24, né i termini per il pagamento dei contributi (trimestrale, differito di sei mesi). La novità era prevista dalla legge n. 109/2016, ma è stata notificata nei dettagli dall’INPS nei giorni scorsi.
Medici delle piante
Un esercito silenzioso, ma agguerrito, capaci di tutelare la sanità delle nostre colture e la sicurezza del cibo. Sono i medici delle piante, esperti in Patologia vegetale, che nei laboratori, nelle serre e nei campi affrontano la quotidiana lotta contro i parassiti delle colture, che possono essere affrontati anche attraverso metodi di lotta biologici ed a basso impatto ambientale. Il tutto per prevenire le perdite di produzione causate dai parassiti e per una più efficace e sostenibile difesa delle colture, di fronte, tra l’altro, ad una aumentata aggressività degli agenti patogeni ed a un cambiamento climatico che spariglia le carte.
Assicurazione agevolata, problemi irrisolti
I problemi da risolvere per le assicurazioni agricole agevolate sono molti e rilevanti. I Condifesa, insieme alle organizzazioni agricole, hanno da tempo indicato al Ministero delle politiche agricole i punti su cui lavorare, che sono di anticipare il più possibile i pagamenti delle passate annate e, già con la prossima campagna assicurativa 2018, di introdurre segnali forti di inversione di rotta per un sistema più semplice e più vicino alle esigenze dei produttori agricoli.
Il Ministero tuttavia finora non ha fornito risposte.
Il problema è stato oggetto di attenzione da parte del Consiglio di amministrazione del Consorzio di Difesa Vercelli Due, presieduto da Riccardo Garrione. Nel corso dell’ultima riunione, peraltro sono stati deliberate le scadenze per il rimborso, da parte dei soci, dei premi assicurativi relativi alla campagna grandine 2017. Il Cda ha deliberato un significativo slittamento (ai primi mesi del 2018), del pagamento dei premi relativi alla assicurazione agevolata, anche per tener conto della crisi del mercato del riso e delle difficoltà che si avrebbero in caso di una forzata immissione di riso sul mercato in questo periodo per far fronte alle scadenze finanziarie.
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