di Paolo Guttardi

Tavolo regionale sul cibo

E’ stato attivato, presso la Regione Piemonte, il Tavolo di consultazione “Il cibo è salute” in materia di prevenzione, sicurezza e qualità alimentare. Al Tavolo partecipano le Associazioni di categoria dei produttori, dei trasformatori e degli industriali operanti nelle filiere agroalimentari piemontesi. Confagricoltura è intervenuta e parteciperà ai Tavoli di lavoro. Sarà importante comunicare ai consumatori che esistono dei sistemi di qualità collaudati, le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche protette, i metodi di produzione e di controllo e quindi il valore delle nostre produzioni. La posta in gioco è importante. In Europa è entrata nel vivo la battaglia sulle etichette nutrizionali dei prodotti alimentari. In attesa di una direttiva comunitaria per una etichetta uniforme, alcuni Paesi hanno adottato sistemi di etichettatura semplificata (a semaforo) che, paradossalmente, penalizzano le eccellenze agroalimentari italiane. Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla Sanità, commenta: “Agricoltura e sanità giocano sul cibo la stessa partita: produttori e sistema pubblico di prevenzione e controllo lavorano entrambi al servizio del consumatore”. Marco Protopapa, assessore all’agricoltura: “Da quest’anno l’assessorato si occuperà anche degli aspetti legati al cibo, con particolare riguardo alla valorizzazione delle filiere di produzione, che devono garantire salubrità e tracciabilità”.

Le istruzioni dell’INPS per la nuova agricoltura

 Per molti la pietra miliare è stato l’art. 1 – comma 1 – del D.Lgs 18 maggio 2001 n. 228, che ha modificato e riformato l’art. 2135 del Codice Civile, dando spazio, nella definizione dell’agricoltura, alle attività connesse e sostituendo il termine “bestiame” con quello pià ampio di “animali”. Modiche doverose per tener conto dell’evoluzione naturale ed organizzativa delle strutture agricole che operano nel mondo agricolo, avvenuta negli ultimi decenni. A seguito della rivisitazione della figura dell’imprenditore agricolo, e in collegamento, quella dell’operaio agricolo, anche l’INPS ha dovuto modificare i propri orientamenti normativi, oggi riassunti nella Circolare n. 94 del 20/6/2019 con la quale l’INPS ha fornito chiarimenti con riguardo all’inquadramento previdenziale dei datori di lavoro agricolo e dei loro dipendenti che svolgono, in connessione o meno con l’attività principale, attività diverse dalla coltivazione dei fondi, dalla selvicoltura e dall’allevamento di animali (ex art. 2135 Cod. Civ.). L’Istituto fornisce altresì chiarimenti riguardo alle imprese non agricole che effettuano lavorazioni di sistemazione e manutenzione agraria ed alle imprese che operano in virtù di contratti di appalto.

Cimice asiatica, lotta dura senza paura

La consapevolezza della gravità della situazione, con particolare riferimento alla frutticoltura, spinge le Organizzazioni agricole ad intensificare gli sforzi per tenere alta l’attenzione dell’opinione agricola e quindi della politica, sulla cimice asiatica. Manifestazioni di frutticoltori di Agrinsieme (il coordinamento che raggruppa Confagricoltura, CIA, Copagri e Alleanza Cooperative) sono previste mercoledì 18 settembre davanti alle Prefetture delle principali province frutticole. Pur valutando positivamente l’apertura del Governo alla diffusione dell’antagonista naturale, ovvero la Vespa samurai, a seguito del DPR n. 102 del 5/7/2019, pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale, i frutticoltori non possono aspettare i tempi tecnici e burocratici che la lotta biologica richiede. Occorre tenere attive le molecole insetticide in scadenza al 1/1/2020 lavorando nel contempo per stanziare risorse per risarcire i numerossimi agricoltori danneggiati, andando ad intervenire sulla normativa europea che vieta gli aiuti di Stato per le calamità “non di quarantena”.