di Paolo Guttardi
Furti dei mezzi agricoli, come proteggersi
Nelle campagne aumenta il rischio furti: dal gasolio, prelevato nottetempo dalle mietitrebbie, ai trattori, con rilevanti danni economici, senza contare il blocco delle attività produttive. Dietro a questo fenomeno si nascondono probabilmente dei veri e propri gruppi organizzati che si spostano su tutto il territorio nazionale, ed è probabile che i mezzi finiscano nelle grandi aziende dell’Est Europa, dove i controlli sono minori. Molto fanno le Forze dell’ordine, ma una mano la può dare , all’agricoltore, anche l’elettronica e l’informatica. Esistono infatti dei sistemi di sicurezza che bloccano le funzioni idrauliche del mezzo, altri che rilevano e informano sul PC il proprietario di ogni attività del mezzo e/o la sua localizzazione. Per finire ci sono i codici alfanumerici di identificazione, visibili e invisibili per rendere immediatamente identificabili i mezzi e le attrezzature alle Forze di polizia in tutta Europa.
Al via le assicurazioni
Con gli accordi per la sottoscrizione da parte dei Condifesa, delle Lettere di Intesa con le principali compagnie di assicurazione si è aperta la campagna assicurativa per i prodotti vegetali e l’uva da vino 2018. Nel contempo è stato firmato dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in qualità di Ministro ad interim per le Politiche agricole, il decreto di modifica del Piano assicurativo 2018. Accogliendo le richieste di Confagricoltura e dei Condifesa, è stato aumentato al 65 % il contributo sulle polizze “birischio”, quelle che coprono solo due rischi (es. grandine e vento forte), in analogia a tutte le altre tipologie di polizza. Con queste modifiche e con il fatto che finalmente è andato in pagamento il primo lotto delle domande relative alla campagna 2016 per un importo di circa 20 milioni di euro, la campagna assicurativa dovrebbe svolgersi all’insegna di un rinnovato interesse delle imprese agricole per l’assicurazione agevolata.
Nuova Pac: gli aiuti diretti non si toccano
In vista delle discussioni sulla nuova pac post 2020, il sistema si interroga sulle priorità e si infittiscono gli incontri ad alto livello: nei giorni scorsi il Presidente di Confagricoltura, Giansanti, ha incontrato il presidente del Parlamento europeo, Tajani, per un confronto su questi temi. I pagamenti diretti sono una componente cruciale della nuova pac, per tutelare il reddito delle nostre aziende, in un quadro di impegni e di nuove sfide ambientali, a partire dal contrasto al cambiamento climatico e dalla protezione delle risorse naturali come acqua e suolo.
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