C’è l’accordo per gli agriturismi in Piemonte. È avviato a soluzione il problema della mancata erogazione del contributo a fondo perduto per le aziende agrituristiche che esercitano l’attività di ristorazione che sono rimaste bloccate durante il lockdown dei mesi scorsi. Durante un incontro che si è svolto nel palazzo della Giunta regionale a Torino, presente per Confagricoltura Piemonte il segretario regionale di Agriturist Paolo Bertolotto, il governatore Alberto Cirio, l’assessore al turismo Vittoria Poggio e l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa, hanno confermato l’impegno dell’amministrazione per superare le difficoltà tecniche e burocratiche che hanno finora impedito la concessione del contributo
Le aziende agrituristiche piemontesi sono un migliaio, mentre in totale le attività, comprese quelle che si dedicano anche all’ accoglienza con pernottamento, 1300. “Grazie alla conferma dell’impegno della Regione, che abbiamo sollecitato con spirito costruttivo nelle scorse settimane – commenta Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – si sono poste le basi per giungere a una soluzione positiva della vertenza che dovrebbe far sì che entro l’estate tutte le aziende agrituristiche che effettuano ristorazione possano ottenere il bonus previsto dal Riparti-Piemonte. È un sostegno che apprezziamo, non soltanto sotto il profilo economico, ma anche dal punto di vista dell’attenzione che la Regione dimostra verso un comparto importante”.
“Un accordo fondamentale in questa fase di ripartenza poter avere un sostegno economico per un settore che, oltretutto, valorizza al 100% il Made in Piemonte, sia a tavola sia a livello di promozione del nostro territorio”, dichiara Stefania Grandinetti presidente degli Agriturismi di Campagna Amica del Piemonte di Coldiretti, nel commentare l’esito del tavolo, che si è tenuto in Regione. “La nostra determinazione insieme ad un lavoro costante e continuo hanno portato la Regione a prendere atto di una situazione da rivedere e questo ha permesso di arrivare a raggiungere un obiettivo che riteniamo importante per gli agriturismi piemontesi che, altrimenti, rischiavano ingiustamente di essere esclusi – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. In questa partita abbiamo mantenuto una posizione univoca e ben precisa, fin da subito, nell’interesse di tutte le imprese agrituristiche che, grazie al loro lavoro, presidiano territori a rischio abbandono e offrono servizi che assumono valenza sociale e di tutela agro-ambientale”.
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