Titolo: “L’armonia attraverso i sensi e le sensazioni”. E’ il progetto del Piemonte in a Euroflora 2022, XII edizione della mostra internazionale del fiore e della pianta ornamentale in programma a Genova dal 23 aprile all’8 maggio.
L’esposizione è coordinata da Asproflor con la partecipazione dei soggetti attivi nel comparto florovivaistico regionale: Associazione Biellese Floricoltori Vivaisti, CIA Confederazione agricoltori Piemonte; Orticola Verbanese, Mercato Ingrosso Fiori di Torino, Associazione Italiana Centri Giardinaggio, Confcooperative Piemonte Fedagri e Confagricoltura Piemonte.
«Abbiamo voluto dare vita a un percorso sensoriale, in continuità con il tema del verde che si ribella alle costrizioni operate dall’uomo contro la natura, espresso nel design di Euroflora 2018 -spiega Sergio Ferraro, presidente Asproflor- In questo nuovo allestimento, gli alberi rappresentano gli elementi di connessione tra la Terra e l’essere umano, mentre la strada è il cammino di ogni persona verso la propria aspirazione di felicità: è da percorrere a piedi scalzi, per provare quella sensazione di instabilità che simboleggia il percorso di vita di ciascuno alla ricerca di una forma di equilibrio interiore».
“Prosegue la partecipazione del Piemonte ad Euroflora 2022, unica regione sempre presente fin dalla prima edizione, oltre alla Liguria, all’esposizione internazionale dedicata al comparto florovivaistico. – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa – Grazie alla collaborazione tra Asproflor, le associazioni rappresentanti i produttori e la Regione, portiamo a Genova la nostra produzione eccellente piemontese, che si caratterizza per varietà sottolineo per qualità di piante e fiori, un valore quest’ultimo tipico dei nostri prodotti agricoli made in Piemonte”.
In Piemonte le aziende florovivaistiche sono oltre 1.200, con un fatturato di circa 120 milioni di euro: al primo posto la provincia di Torino, con aziende dedite a coltivazione, vendita e cura; seguono il Verbano Cusio Ossola con le acidofile, il Biellese con aceri e rose, Astigiano e Alessandrino con produzioni in serra e il Cuneese con aziende vivaistiche. In Italia gli addetti al settore sono oltre 100 mila, 2,8 miliardi il fatturato. L’export ammonta a 903 milioni, contro i 4,7 milairdi dell’Olanda. ALtri numeri: inItalia la spesa pro capite epr i fiori l’anno è di circa 80-90 euro, più alto rispetto al periodo pre-pandemico. Il Piemontre vanta alcuni primati: innanzitutto con le acidofile (camelie), sul Lago Maggiore. Inoltre: la prima esposizione italiana dedicata ai fiori, Flor ’61, come ricorda Luciano Ardizzoia (orticola verbanese): risale al 1961, nel centenario dell’Unità d’Italia, e fu organizzata al Valentino di Torino, prima di approdare nel 1966 a Genova.
Asproflor unisce i produttori florovivaisti italiani, con lo scopo promuovere l’immagine della floricoltura italiana, del turismo del verde e del ruolo dei fiori nella quotidianità del tessuto cittadino.
I Comuni aderenti alla rete Asproflor in tutta Italia ammontano oggi complessivamente a 140, di cui circa la metà in Piemonte; tra questi, 54 Amministrazioni che hanno ottenuto il Marchio di Qualità dell’Ambiente di Vita “Comune Fiorito”.
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