Alto Piemonte e Gran Monferrato si candidano a diventare Territorio europeo del vino 2024. L’obiettivo è frutto di un percorso comune presentato ad Acqui Terme e Novara.
Stefano Vercelloni, vicepresidente nazionale Città del Vino e delegato piemontese: “Il riconoscimento porta con sé numerose possibilità e un grande impegno. Le attività e le iniziative incluse nel progetto dovranno coinvolgere la comunità della regione e promuovere la loro partecipazione attiva, così come la società civile, culturale e commerciale attorno al progetto. Si dovrà garantire l’accoglienza dei cittadini europei e promuovere la diffusione delle attività previste attraverso i media, oltre ad attività istituzionali come l’apertura della manifestazione, la Convention d’autunno e la chiusura con tutte le delegazione proveniente dall’Europa”.
“Ad agosto 2020 avevamo presentato la nostra Candidatura per il 2023” dichiara Mario Arosio presidente dell’Enoteca Regionale di Ovada e del Monferrato, “successivamente dopo alcuni incontri, propiziati dall’Associazione Città del vino e in particolare da Stefano Vercelloni, siamo venuti a conoscenza della volontà dell’Alto Piemonte di tentare questa avventura e abbiamo ritenuto naturale provare a unire le nostre forze per creare per la prima volta un progetto interprovinciale unendo identità diverse ma mentalità simili e bisogni comuni, supportati da amministratori di altissimo livello”.
Davide Temporelli, Sindaco di Ghemme: “Alto Piemonte e Gran Monferrato cultura centenaria legata alla vite ed al vino. Nebbiolo, dolcetto grignolino, vespolina….grandi vitigni autoctoni, grande storia. Un territorio senza eguali dalle alpi al mare”.
“L’Alto Piemonte e il Gran Monferrato” sono territori con una grande tradizione vitivinicola e il vino rappresenta sicuramente il filo conduttore per le altre importanti realtà paesaggistiche e culturali di queste terre. Siamo, quindi, al lavoro” commenta Umberto Stupenengo, direttore dell’Enoteca Regionale di GATTINARA e dell’Alto Piemonte”.
“L’Alto Piemonte, così come il Gran Monferrato, sono zone con una tradizione storica legata alla viticoltura e alla produzione di vino. Un fil rouge che ci lega, e che permette di valorizzare nella loro interezza i nostri territori. Siamo tutti al lavoro, quindi, per presentare un progetto articolato e innovativo per la candidatura a Città Europea del Vino 2024, che possa dare ai nostri territori valori aggiunti in un’ottica internazionale, permettendo a tutti di conoscere le nostre bellezze, sia enogastronomiche che culturali”, commenta il sindaco di Briona Davide Maria Giordano.
“Il bando di candidatura sarà disponibile da inizio settembre. Stiamo scrivendo un dossier che sia il più possibile dettagliato” precisa il Presidente Arosio “vogliamo far comprendere la forza del nostro progetto, chiarendo come questa dorsale piemontese sia unica a livello europeo, si parte dalle montagne del massiccio del Monte Rosa dai rinomati vigneti di Ghemme e Gattinara per arrivare alla provincia di Vercelli, e dai territori del verbano per poi congiungersi a Casale ed arrivare nel Gran Monferrato patria del Grignolino, degli Aromatici e del Dolcetto”.
Danilo Rapetti, Sindaco di Acqui Terme: “All’alba del mio mandato alla guida della Città di Acqui Terme sono lieto di poter intraprendere un cammino condiviso con tanti Colleghi Sindaci, nel solco di una sinergia che rappresenta la forza propositiva dei nostri territori”.
Federico Riboldi sindaco di Casale Monferrato: “GranMonferrato è storia, cultura, identità. Da cultore delle tradizioni, del vino e della biodiversità, di cui siamo limpido esempio, sono orgoglioso di partecipare, con autorevoli colleghi, a questa avventura. Alto Piemonte e GranMonferrato, stessi valori e stessa visione, un’unione destinata a grandi progettualità e grandi risultati”.
“Il GranMonferrato è un progetto nato per includere” commenta Paolo Lantero Sindaco di Ovada “riteniamo che il giusto modo per rendere ancora più forte la nostra alleanza sia coinvolgere territori a noi vicini con cui non ci eravamo mai approcciati come l’Alto Piemonte, sarà impegnativo ma anche esaltante, avere un anno di tempo da dedicare a questa progettualità è una sfida che siamo pronti a cogliere”.
Il presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino: “Sono orgoglioso che questo progetto stia crescendo nel territorio piemontese ed in particolare in quello alessandrino”.
“Il vino non è soltanto buono per essere venduto o consumato – ha sottolineato l’Assessore della Regione Piemonte alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio – ma è un fattore attrattivo dal punto di vista turistico e di diffusione della cultura. I vini, le cantine, i paesaggi e le colline sono fonti inesauribili di storie, ma nello stesso tempo sono leve economiche che portano ricchezza e posti di lavoro sui nostri territori”.
“Sono lieto che territori vitivinicoli del Piemonte, dai quali nascono vini di grande qualità apprezzati nel mercato nazionale ed europeo, si siano uniti per partecipare ad una candidatura prestigiosa, grazie all’iniziativa delle Enoteche regionali e degli Amministratori locali. Attraverso il nuovo regolamento della Regione, le enoteche e le Strade del Vino e del cibo hanno potuto assumere un ruolo centrale nella promozione del territorio nel suo insieme, non solo per i vini e i prodotti agroalimentari locali ma anche per l’offerta turistica”, dichiara l’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa.
“La valorizzazione di un territorio passa anche attraverso la promozione dei prodotti locali, specie se, come nel caso del comparto vitivinicolo, rappresentano autentiche eccellenze riconosciute in tutto il mondo, oltre a costituire un settore strategico per l’Italia e per il nostro Piemonte. Dobbiamo lavorare tutti insieme, unire le forze e le eccellenze, per portare i nostri prodotti, la nostra cultura e la nostra storia, al di là dei nostri confini”, dichiara l’assessore Regionale all’Ambiente Matteo Marnati.
“La candidatura dell’Alto Piemonte insieme con il Gran Monferrato a diventare “Capitale del vino” per il 2024 è un obiettivo al quale il nostro territorio sta lavorando da mesi: la Provincia di Novara ha immediatamente accolto la proposta di “Città del vino”, confrontandosi quindi, oltre che con i vertici dell’associazione, con i sindaci dei Comuni del Novarese interessati dalla produzione viti-vinicola, con le altre Province, dichiara il Presidente della Provincia di Novara Federico Binatti.
Il primo atto ufficiale è stata la costituzione dell’”Assemblea dei Comuni Città del Vino”:
Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese, Villa del Bosco dell’Alto Piemonte ed Acqui Terme, Casale Monferrato e Ovada del Gran Monferrato e delle Province che sostengono il progetto ovvero: Alessandria, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.
Il secondo atto ufficiale di questa nuova compagine territoriale la costituzione di un comitato ad hoc per portare a compimento il percorso di candidatura, il comitato denominato “Alto Piemonte-Gran Monferrato”, territorio europeo del vino 2024” sarà composto da Mario Arosio come presidente, Danilo Rapetti, Umberto Stupenengo, Davide Temporelli e Davide Maria Giordano, la sede del Comitato stesso è stata individuata presso l’Enoteca Regionale di Gattinara.
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