Sei miliardi in tre anni:è questo il plafond messo a disposizione da Intesa San Paolo in seguito all’accordo con il Ministero delle Politiche Agricole. Di questi circa 800 milioni sono destinati al Piemonte per sostenere crescita, innovazione, internazionalizzazione, formazione e ricambio generazionale delle aziende, generando oltre un milairdo di euro di potenziali niovi invesitmenti sostenuti dal gruppo bancario. Per illustrare le modalità e gli effetti dell’acordo si è tenuto nella sala congressi Intesa DanPaolo diTorino un convegno dal titolo <Diamo credito all’agroalimentare italiano>, con la partecipazione del viceministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero.
L’accordo si propone anche di facilitare l’utilizzo dei fondi comunitari previsti dai PSR (Piani di sviluppo rurale) per il periodo 2014-2020, che assegnano al Piemonte risorse pari a circa 1,1 miliardi di euro, favorendo un volano di investimenti di circa 3,1 miliardi di euro. Per favorire la ripresa nel nuovo contesto competitivo, Intesa Sanpaolo ha deciso di prolungare il periodo di sospensione dei mutui, portando la misura da 12 a 24 mesi per l’intero settore agroalimentare.
Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo, ha illustrato i punti chiave dell’accordo, soffermandosi sulle prospettive del settore. L’attenzione si è concentrata sulle imprese della filiera vitivinicola e della filiera zootecnica, in particolare della carne. Le specificità dei due settori sono emerse nel corso di una tavola rotonda, preceduta dal contributo del professor Amedeo Reyneri, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, e animata dalle testimonianze di Carlo Volpi, titolare delle Cantine Volpi, Silvia Barbaglia, titolare dell’Azienda Vitivinicola Sergio Barbaglia, Roberto Chialva, Presidente della cooperativa di allevatori Compral, ed Enrico Giovanni Gavazza, ad della Gavazza Fratelli. Quattro imprese radicate sul territorio, diverse tra loro per dimensioni e storia, che condividono una produzione di qualità, la forte vocazione internazionale e la propensione all’innovazione, e i cui progetti di crescita sono stati accompagnati da Intesa Sanpaolo.
Andrea Olivero, viceministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ha sottolineato come la convergenza tra politiche industriali e politiche creditizie sia importante per assicurare adeguato sostegno al settore agroalimentare e valorizzare così una delle eccellenze del made in Italy. Olivero ha parlato anche di binomio tradizione-innovazione: <Un’agricoltura pulita significa un’agricoltura sempre più tecnologica>.Sull’etichettatura: <Senza tracciabilità non esiste sicurezza alimentare, abbiamo una forte necessità per il settore lattiero-caseario e inquesto senso stiamo trattando a Bruxelles>. Sempre su questo settore specifico Olibvero ha aggiunto: <In questi giorni è alla firma il decreto su moratoria di 30 mesi dei mutui per gli allevatori (42 con Intesa San Paolo). Il minsitroMartina hassicurato che entro la prossima settimana sarà pubblicato sulla Gazzettwa ufficiale>.
Dopo Torino seguiranno altri incontri, dedicati alla presentazione a livello locale dell’accordo. (Nella foto:quattro imprenditori, quattro storie di innovazione)
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