Questa volta è la penisola balcanica. Lo scorso anno era stata la via della seta. Per un’intera settimana, Dario Scotti, presidente e amministratore delegato Riso Scotti SpA, ha tolto giacca e cravatta per indossare stivali e casco e mettersi alla guida di una spedizione di motociclisti che ha attraversato strade e paesaggi mozzafiato, partendo da Tirana per proseguire verso Scutari; e da lì fino a Plav, sulle sponde del lago omonimo. Da qui, l’avventura su fantastiche strade tutte tornanti, all’interno del Durmitor National Park per poi entrare in Montenegro, arrivare a Podgorica, e ridiscendere sul Fiordo di Cattaro. E poi, ancora, la frontiera col Kosovo, un Paese sospeso tra tradizione e voglia di modernità, profondamente legato alle proprie radici albanesi. Ultima tappa, prima del rientro a Tirana, Valbona, crocevia dei sentieri balcanici nascosta tra vette maestose.
Un viaggio unico; un salto nel tempo in un incrocio di storia, culture e tradizioni che ad oggi vivono ancora insieme in un Paese che sa regalare emozioni totalmente inaspettate.
“Per noi – afferma Scotti – il viaggio partecipato è un nuovo modo di interpretare il valore d’impresa, che l’esperienza di Expo ci ha fatto maturare. E’ dal 2015, infatti, che ci cimentiamo con viaggi on the road, per raggiungere quelle realtà per le quali il riso è importante o addirittura centrale nell’alimentazione. Siamo un’Azienda – continua Scotti – che da oltre 150 anni crea valore e cultura nel riso, e ci impegniamo ad aggiungere sempre maggiore conoscenza, attraverso un confronto ed una ricerca continui: nel tentativo di contribuire alla massima diffusione e sviluppo di un cereale che ha mille qualità e che è fondamentale per il benessere quotidiano, ci proponiamo di promuovere il riso italiano da risotto nel mondo”.
L’Albania negli ultimi dieci anni ha sperimentato livelli di crescita al di sopra della media europea, diventando silenziosamente una nuova ed ambita frontiera per molte categorie di prodotti legati al Made in Italy, come ad esempio i segmenti del food & beverage e del tessile. Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato la crescita del PIL reale albanese al 3,7% nel 2017, e analoga è la previsione di crescita per il 2018.
All’attrattiva economica si unisce quella turistica. I Balcani Occidentali rappresentano infatti un particolare appeal per i viaggiatori curiosi che amano l’autenticità: sono una delle poche aree del vecchio continente ancora da esplorare e conoscere, non omologabili alla cultura classica occidentale.
E proprio queste montagne pressoché intatte fanno da sfondo al viaggio del team Riso Scotti, capitanato dal suo presidente e composto da dodici suoi stretti collaboratori.
“Riso Scotti è presente sui mercati albanese, montenegrino e kosovaro da oltre 10 anni: in primis con il prodotto-simbolo della qualità del riso italiano da risotto, l’Arborio – spiega Clara Zanacco, Export General Manager Riso Scotti. Elevato interesse e ottimo riscontro anche per i risotti in busta, utili a diffondere la cultura del ‘Risotto’, che ormai sempre più spesso si trova a pieno titolo nei menù dei locali ristoranti gourmet”.
Gallette di riso e Bevande vegetali sono le ultime proposte che hanno incontrato grande accoglienza fra i consumatori di questi Paesi, grazie alle loro valenze salutistiche e caratteristiche di bontà e leggerezza. “In base ai dati di chiusura 2017 – conclude Zanacco – Riso Scotti si attesta come primo brand ‘straniero’, con una quota di mercato solo in Albania del 5%. Nell’ultimo anno, ha sviluppato su questi mercati un fatturato di circa 1,5mln€, valore che punta a raddoppiare, grazie all’eccellente lavoro in partnership dei distributori locali”.
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