Si è parlato di comunicazione digitale in agricoltura e di come nasce un giornale, nelle prestigiose sale della storica Accademia dell’Agricoltura di Torino, in via Andrea Doria. Qui, doive un tempo furono soci e frequentatori Camillo Benso di Cavour e Luigi Einaudi, nell’ultima adunanza il tema è stato focalizzato sul digitale. Relatore il direttore di Agromagazine, Gianfranco Quaglia, che ha tratteggiato l’evoluzione dell’informazione e l’esigenza di dedicare al mondo dell’agricoltura una testata online, per essere alpassocon i tempi. Nato con lo slogan <L’agricoltura nel palmo della mano>, Agromagazine – ha spiegato Quaglia, a lungo giornalista a La Stampa dove si è occupato anche di tematiche agroalimentari – si rivolge agli agricoltori e ai consumatori, con un approccio diverso e immediato, spaziando dalll’enologia alla risicoltura e alla zootecnica, per passare all’alimentazione e alla salute.
L’incontro è stato preceduto da una introduzione del presidente dell’Accademia, il professor Pietro Piccarolo, il quale si è soffermato suicambiamenti inatto nel mondo dell’editoria. L’adunanza èproseguita con l’intervento di Davide Almondo, di Venaria (Torino), programmatore che ha realizzato un orto online stabilendo un rapporto diretto di coltivazione personalizzata a distanza con il consumatore.
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