A Giovanni Paolo II, che sarebbe diventato santo, forse mancava un’esperienza, lui che in gioventù fece lo spaccapietre in una cava della Polonia: vedere da vicino come nasce e cresce il riso nella pianura vercellese, dove la fatica delle mondine fu immortalata per sempre da Silvana Mangano in “Riso Amaro”. Giovanni Perinotti, oggi presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella, poco prima che Karol Wojtyla morisse, era sindaco a Lignana, il Comune nel quale è situata l’azienda agricola Veneria, dove De Sanctis girò il famoso film. Oggi ricorda che dalla Santa Sede era arrivata la comunicazione: il Papa aveva espresso il desiderio di vedere quel mare a quadretti, dove lavoro degli uomini e fatica delle donne a schiena curva hanno trasformato e creato un paesaggio unico. Eravamo in primavera, stagione in cui la risaia assume l’aspetto più suggestivo e magico, ma non si riuscì a esaudire quel desiderio perché le condizioni di salute del Papa peggiorarono improvvisamente sino al declino. A distanza di tempo quella notizia, tenuta gelosamente segreta, è affiorata durante la presentazione dell’iniziativa di Donne & Riso che il 15 gennaio consegneranno all’attrice novarese Lucilla Giagnoni il premio annuale assegnato dall’associazione. La presidente Natalia Bobba dice che sarà l’occasione per dedicare uno spazio incorniciato proprio al lavoro femminile, a quelle donne che facevano la stagione in risaia, cioè le mondine. Quelle immagini ormai oleografiche non furono mai viste da vicino da Karol Wojtyla, ma forse non è mai troppo tardi per rimediare nei confronti del Vaticano: c’è Papa Bergoglio, anzi Francesco, cui certamente piacerebbe stringere la mano alle ultime mondine, più o meno coetanee, e salutarle sull’argine di una risaia con un semplice <
A Wojtyla mancò una giornata in risaia. Ora è atteso Francesco
di Gianfranco Quaglia
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