Rese abbastanza soddisfacenti, tempistica leggermente in ritardo rispetto alle previsioni che davano la campagna di trebbiatura del riso in anticipo, favorite dal grande caldo. A pochesetimane dal termine della racolta, i primi bilanci, che confermano purtroppo la conclamata stagnazione del mercato a cui si aggiungono le continue importazioni le quali fanno registrare un +34% dalla Thailandia e l’aumento del 346% degli arrivi dal Vietnam: mai così tanto riso straniero è arrivato in Europa come nel 2016.
“Una situazione davvero insostenibile per le nostre imprese che continuano a vivere un momento di forte incertezza e precarietà – sottolineano Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo, Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – Per questo chiediamo all’assessore Giorgio Ferrero di convocare con urgenza un tavolo di crisi a cui è opportuno che siano presenti tutti i componenti della filiera. Dopo aver ottenuto, grazie alle battaglie portate avanti da Coldiretti, l’etichettatura d’origine, adesso bisogna al più presto fare il punto sulle criticità e trovare quelle formule idonee per poter fornire ai nostri imprenditori risicoli delle concrete traiettorie di futuro. Con una superficie complessiva di oltre 116 mila ettari, 1.100 aziende ed una produzione di 8 milioni di quintali il Piemonte è la realtà risicola italiana più importante che dobbiamo difendere”.
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