Il sistema bio in Italia è in costante crescita. E’ quanto emerge dalle statistiche rese note al Sana, il salone del biologico di Bologna. Le ultime stime relative alle vendite 2016 nel canale specializzato segnano un +3,5%, mentre nella GDO l’aggiornamento Nielsen evidenzia un +16% (periodo luglio 2016 – giugno 2017) e una quota dell’organic sul totale delle vendite alimentari pari al 3,5% (5 volte in più rispetto al 2000).
Aumentano del 20% anche le superfici e gli operatori bio sul territorio italiano. Secondo le elaborazioni del SINAB – Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica per il Ministero delle politiche agricole presentate insieme ai dati ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – le superfici coltivate con metodo biologico hanno sfiorato quota 1,8 milioni nel 2016 (vs 1,5 del 2015). Sono stati convertiti al biologico oltre 300 mila ettari e con loro sono passati al bio anche moltissimi operatori, cresciuti del 20,3% e arrivati a 72.154 unità.
Ma l’interesse per il bio è forte anche fuori dai confini nazionali: nel 2016 l’export bio Made in Italy ha sfiorato i 2 miliardi di euro, con un peso del 5% sull’export agroalimentare italiano. Che il bio italiano viaggi con il vento in poppa sui mercati internazionali si capisce soprattutto dai trend di crescita: in nemmeno 10 anni l’export bio è cresciuto a valore del 408%, superando la già ottima performance dell’export agroalimentare nel suo complesso (+45%) – segno che il biologico rafforza la reputazione del Made in Italy.
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