Luciana, Anna, Marzia, Barbara. Il professor Giuseppe Carlo Lozzia, docente di entomologia generale all’Università di Milano, parla delle sue ex allieve, ormai affermate professionalmente, che hanno contribuito a diffondere la lotta integrata nei vigneti sulle colline del Novarese. A loro e alla loro passione si deve molto nel cambio di passo che hanno portato allo sviluppo della vitivinicoltura a Sizzano e dintorni, dando un notevole impulso anche alla difesa ambientale. I 31 anni di difesa integrata, un valore agiunto al territorio, sono stati il tema centrale del convegno che si è tenuto nel municipio di Sizzano (Novara) promosso da Colline Novaresi e Città del Vino, di cui è coordinatore regionale Stefano Vercelloni. Ed è stato proprio Vercelloni a ripercorrere il cammino della viticoltura novarese dal 1969 ai nostri giorni, passando in rassegna i momenti fondamentali: riconoscimento doc di Boca, Fara, Sizzano, Ghemme, la carta nutritiva dei vigneti realizata dal professor Mario Fregoni in collaborazione con Confagricoltura Novara; le condotte agrarie distribuite sul territorio; nel 1988 protocollo d’intesa tra i Comuni e Asprovit Piemonte; riconoscimento Doc Colline Novaresi nel 1994; Docg Ghemme nel 1997. Inoltre: nel 2008 i 13 Comuni della Convenzione Vitivincola avviano il progetto di tutela dei vecchi vigneti a Maggiorino; nel 2013 Città del Vino assegna ai 13 Comuni della Convenzione per il lavoro svolto un attestato di buone pratiche aziendali e un altro attestato viene assegnato anche dalla Regione Piemonte. Per finire Vercelloni ha sottolineato l’azione di presidio del territorio che svolge la viticoltura.
Nel convegno, coordinato da Massimo Del Zoppo, sono intervenuti anche Ercole Rigamonti, Luciana Biondo, Stefano Zanzola. L’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero: “I passi da voi compiuti in questa zona sono straordinari, qui c’è una grande opportunità, un settore in grande fermento, dove c’è vino c’pè cultura dell’accoglienza, del bello”.
Al termine consegnati attestati di merito a chi si è distinto per profesionalità nell’attuazione delle buone pratiche agricole: Giustina Rizzetto, Ivo Ercole Rigamonti, Luciana Biondo, Antonio Pogliani. Ai giornalisti Gianfranco Quaglia e Massimo Del Zioppo per aver valorizzato il territorio collinare novarese, illustrando i benefici ambientali fdella difesa integrata nei vigneti e promosso la viticoltura e i pregiati vini delle colline.
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