Sul sito dell’Ente Nazionale Risi è stato postato il testo del decreto interministeriale sull’etichettatura del riso, pubblicato il 16 agosto sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto, come per la pasta, introduce l’obbligo di indicazione dell’origine del riso, firmato dai ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda. Prevede una fase di 180 giorni per l’adeguamento delle aziende al nuovo sistema e lo smaltimento delle etichette e confezioni già prodotte. Questi i punti fondamentali del decreto: sull’etichetta del riso devono essere indicati: a) “Paese di coltivazione del riso”; b) “Paese di lavorazione”; c) “Paese di confezionamento”. Se le tre fasi avvengono nello stesso Paese è possibile utilizzare la dicitura “Origine del riso: Italia”. Anche per il riso, se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE e NON UE. Le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili. Di seguito il link per accedere al testo del decreto
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