Con un comunicato titolato “Bufera nel settore riso” Confagricoltura Vercelli e Biella, Novara e Verbano Cusio Ossola, prendono posizione sulla crisi del riso e la polemica divampata dopo alcune dichiarazioni che sarebbero state rilasciate dall’assessore regionale all’agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, circa i compiti dell’Ente Risi e un suo eventuale commissariamento. “L’allarme – dice la nota – riferito alle importzioni di riso dai Paesi Meno Avanzati, così come la forte contrazione delle quotazioni del risone, è stato lanciato molto tempo fa così come la denuncia che una forte speculazione sui prezzi era stata messa in atto. Speculazione tuttora in corso e che ha portato a quotare il riso tondo a 20 euro il quintale. Cosa risponde la Regione su questo aspetto anche a fronte delle ultime pesanti dichiarazioni di Airi (Aasociazione industrie risiere italiane) sulla commercializzazione del risone raccolto nell’annata 2016?A distanza di mesi non è cambiato nulla. Ognuno si deve assumere le proprie responsabilità e l’assessore Ferrero quando attacca e chiede il commissariamento di Ente Risi dovrebbe riflettere invece sulla poca attenzione che il PSR ha per questo settore e più in generale sulla sua attuazione”.
La nota prosegue rivolgendosi al ministro delle Politiche Agricole, Martina: “Che cosa aspetta a chiedere lo stato di crisi? Cosa intende fare la comuinità europea sull’applicazione della clausola di salvaguardia? Si può quindi ancora parlare di organizzazione della filiera o solo degli interessi di una parte di essa?”
Queste le domande poste dai risicoltori e da Confagricoltura. “Non possiamo più aspettare, abbiamo il diritto di avere delle risposte immediate altrimenti sarà a rischio la chiusura delle aziende”.
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