Che sia un orgoglio italiano, come recita il nuovo slogan, non c’è alcun dubbio: il formaggio gorgonzola è fra i più apprezzati, ma anche oggetto di tentativi di imitazioni in tutto il mondo, tanto che il Consorzio di Tutela è costretto a estendere l’attività di difesa legale in molti Paesi. Contro l’usurpazione del nome o di parte di esso (prefisso gorgo o suffisso zola) il Conorzio con sede a Novara ha depositato dei marchi in Italia e all’estero. Una battaglia di trincea, ma anche di attacco, come ha ricordato il presidente renato Invernizzi, durante l’assemblea dei soci che si è svolta a Milano: “Lo scorso anno abbiamo proceduto a depositare domande per la protezione del marchio anche in Uruguay, Kazakistan, Brasile e Norvegia. Proprio a Oslo, nella sede dell’ambasciata italiana, è stata organizzata una cerimonia ufficiale, alla presenza dell’ambasciatore Giorgio Novello, per la consegna di una targa attestante l’avvenuta registrazione della Dop Gorgonzola”.
Il Consorzio ha all’attivo registrazioni dei propri marchi in 60 paesi, il che significa una copertura nel mondo pari al 30,6%. Qualche dato sulla produzione: rispetto al 2015 l’incremento è stato di 80 mila forme, pari all’1,78% e del 3,1% sul 2014. Vola l’export: + 8,87 in quantità (oltre il 36% del prodotto è destinato all’estero). Complessivamente le forme prodotte sono state 4.581.155, dato più alto registrato. In testa l’area piemontese. Il dolce rimane sempre la tipologia più consumata, mentre il piccante cresce lievemente e arriva all’11,27 del totale. Aumento di circa 10 mila forme per il bio. Negli ultimi 15 anni la crescita dei consumi domestici è stata del 25%. “Le esportazioni dei formaggi italiani negli uiltimi 15 anni – aggiunge il presidente – hanno rilevato un aumento del 53% in volume e del 92% in valore. Tra le categorie che hanno contribuito di più alla crescita c’è il gorgonzola che tra i Dop è quello che trova più apprezzamento all’estero dopo i due grana: è esportato in 76 paesi. La Germania ha avuto un incremento del 42%. L’Asia incrementa l’export del 5,4%, con Giappone e Corea del Sud in testa. Gli accordi Ceta per il Canada hanno invece influito negativamente e l’esportazione è diminuiita del 25%”.
Alla presentazione del bilancio, avenuta all’Hotel Westin Palace di Milano, sono intervenuti, con il presidente Invernizzi, il conduttore televisivo Nicola Savino, il sindaco di Novara Alessandro Canelli, la giornalista Samantha Biale, che hanno interloquito con Antonino Cannavacciuolo, il noto chef testimonial del Consorzio di tutela, mattatore della serata. Presenti i anche Fabio Leonardi e Davide Fileppo Zop, vicepresidenti.
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