Shell cerca il petrolio tra Vercelli e Novara
L’oro nero (quello vero, il petrolio) potrebbe trovarsi nell’area di 462 chilometri quadrati tra Biella, Vercelli, Novara e Varese. Ci spera Shell, che in vista della presentazione al Ministero dello Sviluppo economico della VIA (valutazione di impatto ambientale), ha illustrato il progetto di ricerca ai Comuni e alle Organizzazioni economiche, tra le quali Confagricoltura. L’indagine verrà effettuate analizzando le registrazioni delle onde elastiche riflesse dalle diverse formazioni geologiche; onde generate da appositi “vibratori” e captate da sensori posti in linea sul terreno. Nel corso dell’incontro con i responsabili di Shell, commenta Confagricoltura, sono state espresse le particolarità del nostro territorio e la necessità che le indagini avvengano con il massimo di informazione ai proprietari ed ai conduttori dei terreni interessati e il massimo rispetto per il territorio, i campi coltivati, le strade poderali e le infrastrutture irrigue, che vedranno il passaggio di questi speciali automezzi.
Arriva la domanda grafica per la Pac
E’ tempo di pensare alla Domanda Unica 2017, in vista della scadenza del 15 maggio. Tra le novità di quest’anno, accanto alla riduzione del valore dei titoli dell’1 % ai fini del rispetto del massimale nazionale per il pagamento di base, c’è la domanda grafica, che dovrà essere basata sugli strumenti “geospaziali”. In pratica il campo coltivato dovrà essere individuato sia tramite i suoi riferimenti catastali alfanumerici (Comune/Foglio/Mappale) e collegato al titolo di conduzione esistente, e sia graficamente sulla foto aerea. Un maggior impegno che graverà sull’agricoltore e sugli operatori dei CAA.
Confagricoltura alla Regione Piemonte, troppe le problematiche aperte
Il “Cahier de Doleance” di Confagricoltura Piemonte nei confronti dell’attuale gestione della politica agricola regionale e dei conseguenti aspetti pratici, è lungo e articolato. Si parte dal Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, la cui gestazione fu già peraltro lunga e travagliata, per passare alla complicata situazione della Domanda Unica, 2016 e 2017, nella quale le difficoltà delle procedure informatiche si sommano agli errori commessi da AGEA e dal suo atteggiamento “poco collaborativo” nei confronti degli organismi pagatori regionali. Altro punto critico riguarda i PAI (piano assicurativo individuale), il documento previsto dalla Misura 17.1 “gestione del rischio” e dal Piano assicurativo agricolo nazionale. Le soluzioni per uscire da questo labirinto, evidenzia Confagricoltura Piemonte nella nota inviata all’assessore regionale Giorgio Ferrero, dovranno essere definite in appositi incontri, possibilmente con la partecipazione di Arpea.
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