Nocciola tonda gentile, realtà di eccellenza in Piemonte, insidiata da imitazioni e attacchi parassitari. Con un mercato in rapida espnasione: 21.000 ettari distribuiti su 9.800 aziende, un trend in forte crescita (+300% dal 2000), con un ritmo di incremento che si avvicina a 1.000 ettari/anno. Queste lecifre merse dal convegno che si è svolto all’Istituto G. Penna di Asti su “Nocciolo: il punto su cimice asiatica, nuovi impianti e tecniche di gestione sostenibile”, organizzato da Agrion, la fondazione epr la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo dell’gricoltura piemontese, insiemecon la Regione Piemonte. Giorgio Ferrero, assessore regionale all’agricoltura, ha sottolineato .
“Occorre coltivare i noccioli non dappertutto – ha detto – ma in territori vocati e ad opera di imprenditori professionalmente preparati. Anche per il nocciolo la qualità della produzione è fondamentale, come la capacità dei produttori di mettersi insieme per stoccare il prodotto e magari semilavorarlo. Il mercato della nocciola è di grande importanza, affrontarlo nel modo giusto, confermando l’eccellenza del nostro prodotto, é indispensabile se non si vuole perdere una occasione”.
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