Il bosco darà una mano all’aeronautica militare e soddisferà i parametri della spending review senza tagli traumatici. Detta così, il collegamento tra coltivazioni arboree e la base militare di Cameri (Novara), dove rombano i Tornado e si assembleano gli F35, a prima vista appare incomprensibile. In realtà esiste un raporto diretto. All’interno del perimetro della base aerea, che ha oltre un secolo di vita, sono in corso i lavori per realizzare una nuova centrale cogenerativa che consentirà di ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Il progetto prevede in particolare la costruzione di una rete di teleriscadamento abbinata a una centrale composta da tre sezioni: una cogenerativa alimentata a gas metano, un’altra per la produzione di acqua refrigerata alimentata dal calore di recupero del processo cogenerativo; infine una sezione termica alimentata a cippato di legna. Tutto ciò consentirà na produzione contemporanea di energia elettrica, termica e frigorifera.
Il risparmio di anidride carbonica emessa, rispetto alla situzione attuale, è stimabile in un valore non inferiore all’85-87% medio annuo. In sintesi: saranno sostituite le attuali centrali termiche alimentate a gasolio con un’unica centrale in trigenerazione alimentata a gas metano e con fonti rinnovabili (legno).
L’ultimazione dei lavori è prevista per settembre 2014. A conclusione sarà realizzato all’interno della base un nuovo polo di produzione energetica in grado di assicurare riduzione di fabbisogni energetici e emissioni in atmosfera di ceneri. (g. f. q.)
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