di Paolo Guttardi
No al bio ligh
C’è il rischio di un’agricoltura biologica annacquata. E’ quanto potrebbe emergere dal prossimo Consiglio dei Ministri agricoli UE in programma il prossimo lunedì 12 dicembre. Sono in discussione alcune regole (come la produzione bio senza terra e la possibilità di commercializzare come bio prodotti contaminati accidentamente da fitofarmaci) che annacquerebbero la qualità delle produzioni biologiche ed europee. Tutto questo sotto la spinta dei “soliti” Paesi del Nord, meno sensibili alla qualità e più attenti a sviluppare traffici commerciali con i Paesi Terzi e sulla scia di un comparto in espansione.
Legge di Bilancio 2017: meno tasse all’agricoltura
E’ positivo il commento di Confagricoltura alla Legge di Bilancio 2017, appena approvata definitivamente. La normativa prevede importanti agevolazioni fiscali riguardo all’Irpef agricola, all’Iva zootecnica, ai finanziamenti per macchinari e tecnologie (compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cyber-security, robotica avanzata e meccatronica), alla decontribuzione per i giovani coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali (anche se si sarebbe voluta allargare la misura a tutta la platea dei giovani impegnati nel settore). “Dare la possibilità alle imprese agricole di avere un po’ di respiro con il fisco, di facilitare l’accesso dei giovani, di potersi ammodernare, di aprirsi a Internet ed all’innovazione, sono tutti passi decisivi, da tempo sollecita da Confagricoltura. Dopo il varo della rinnovata legge di Stabilità ora attendiamo – dice Mario Guidi, presidente di Confagricoltura – un’altra fondamentale stabilità, quella politica. Il Paese e l’economia hanno bisogno di sicurezze e non possono permettersi incertezze destabilizzanti”.
Direttiva Nitrati, attenti ai divieti
E’ scattato dal 1° dicembre in tutte le regioni padane (Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) il divieto assoluto allo spandimento dei liquami zootecnici nelle Zone Vulnerabili da Nitrati. Il divieto durerà fino al 31 gennaio, mentre per il successivo mese di febbraio, come è già avvenuto per il mese di novembre) saranno le condizioni meteo a dare le indicazioni (si/no) e tramite bollettini emessi dalle Regioni periodicamente, circa lo spandimento.
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