di Paolo Guttardi
Nel Pavese per porre le basi della Pac
L’obiettivo del Global Food Forum è quello di porre le basi della politica agroalimentare europea di domani. A discutere del tema sono stati chiamati importanti leader istituzionali europei che hanno aderito al progetto di Farm Europe, una think tank che si dedica allo studio dei problemi dell’agroalimentare e del mondo rurale, e che si troveranno insieme ai dirigenti di Confagricoltura, alla Cascina Erbatici di Mezzana Bigli (Pavia) i prossimi 14 e 15 ottobre. Le conclusioni dei lavori saranno tenute dal vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, dal ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina e dal presidente di Confagricoltura, Mario Guidi.
Via le tasse agricole
Dopo l’annuncio del Ponte sullo Stretto, ecco un’altro argomento per sognare. Nel quadro economico del DEF (documento di economia e finanza) a cui seguirà la legge di stabilità nel prossimo 15 ottobre, è prevista dal 2017 la cancellazione della parte di Irpef agricola che le aziende pagano. Un provvedimento che rientra nella logica del passo dopo passo, dopo la cancellazione dell’IMU e dell’Irap, ma anche un’operazione che dà il senso del valore sociale dell’agricoltura.
Legge sul caporalato: sì con riserva
Deciso a contrastare efficacemente il lavoro nero e il caporalato, il disegno di legge governativo procede spedito verso l’approvazione finale, ma, accanto ai giudizi positivi, non mancano le perplessità. Nel caporalato rientra il reclutamento di manodopera da destinare a terzi in condizioni di sfruttamento, ma anche la reiterata corresponsione di retribuzioni in modo difforme dai contratti di lavoro, la violazione della normativa sull’orario di lavoro, riposi, aspettattive e ferie, violazioni in materia di sicurezza ed igiene. In pratica anche violazioni marginali, lievi e meramente formali di normative legali e contrattuali verrebbero equiparate alle reali situzioni di illegalità. Con il risultato che verrebbero colpite le aziende agricole a prescindere dal collegamento con l’intermediazione di manodopera irregolare. Tutto questo andrà a pesare – commenta Confagricoltura – proprio sul rinnovo dei contratti provinciali di lavoro.
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