Lo IAP e il diritto di prelazione
Con la legge c.d. Collegato Agricolo (legge 154 del 28/7/2016 – art. 1 comma 3), allo IAP (imprenditore agricolo professionale), iscritto nella gestione previdenziale agricola, è stato riconosciuto il diritto di prelazione se proprietario confinante con il terreno venduto, abbattendo un altro storico paletto verso la parificazione del trattamento tra IAP e CD. Esiste tuttavia un dubbio, che in mancanza di una esplicita previsione di legge riguarda le società, oggi riconosciuta dal legislatore IAP, per le quali potrebbe non valere il diritto di prelazione. Questo, ad avviso di Confagricoltura, costituirebbe un ingiusta e ingiustificabile penalizzazione.
Pezzata Rossa, baluardo della biodiversità a rischio
E’ nelle vallate alpine, dal Monviso e dalla Valle d’Aosta, fino all’Ossola, che si nascondono patrimoni genetici e di biodiversità animale da preservare. Un esempio è la Pezzata Rossa d’Oropa, razza bovina di antica origine, tipica delle valli biellesi, dotata di rusticità e robustezza adatta al clima montano ed ai pascoli in quota. Ma quest’anno la siccità estiva ha colpito gli alpeggi, dove la Pezzata Rossa d’Oropa viene portata, e l’erba è secca. In pericolo sono i formaggi tipici. Se avverrà la demonticazione anticipata è necessario allora avviare da parte della Regione Piemonte la procedura “burocratica” di riconoscimento della causa di forza maggiore o della circostanza eccezionale, per non far perdere agli allevatori i premi pac e del PSR.
Filiera cercasi
Il settore delle colture “arabili” è oggi sottoposto ai maggiori rischi della globalizzazione. Lo prova le presente congiuntura di mercato dei prodotti, dai frumenti alla soia. Eppure il settore è rilevante, sia come superficie investita che per la valorizzazione del nostro agroalimentare. Confagricoltura aprirà il prossimo 29 settembre un confronto ad alto livello con la controparte industriale delle diverse filiere. Obiettivo è realizzare anche in Italia le necessarie sinergie commerciali nelle filiere della pasta e dei prodotti da forno.
Rifiuti vegetali, un chiarimento
Nel Collegato Agricolo è arrivata una importante precisazione sulle sostanze e sulle materie vegetali non pericolose, escludendole – a certe condizioni – dalla normativa sui rifuti. In pratica, paglie, sfalci e potature provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi, ecc. possono essere destinati alle normali pratiche agricole e zootecniche, anche al di fuori del luogo di produzione ovvero con cessione a terzi (es, per la produzione di energia). Questo consente di evitare che le imprese agricole che svolgono anche come attività connessa la manutenzione di verde pubblico e privato, incorrano in rischio di sanzione, ad esempio per trasporto illecito di rifiuti.
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