Grappoli pieni, acini che sembrano già maturi. Così fra i vigneti di tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia. Siamo alla vigilia della vendemmia che in alcune zone si è già iniziata, con una produzione prevista in aumento di almeno il 5% rispetto ai 47,5 ettolitri dello scorso anno. E’ quanto stima Coldiretti nel sottolineare che sotto il profilo quantitativo l’Italia potrebbe conquistare anche quest’anno il primato sulla Francia dove, secondo le prime stime, si potrebbe avere una produzione in leggero calo a causa delle gelate tardive edella forte pressione delle malattie fungine. Anche per Confagricoltura sarà sarà una vendemmia con uve di grandissima qualità. <Ma non faciamo più gare con la Francia sui quantitativi – così dice Andrea Faccio, presidente della Federazione nazionale vitivinicola di Confagricoltura. – Le uve italiane sembrano splendide e questo consentirà all’Italia di poter competere sui mercati mondiali con vini pregiati. E’ importante essere i primi non come produzione ma come valore dell’uva e come presso medio di vendita della bottiglia di vino>.
La vendemmia in Italia mette in moto un’economia che genera quasi 10 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che da opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone.
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