di Gianfranco Quaglia
Il Brusone, o Pyricularia grisea (questo il nome scientifico) è un fungo parassita che attacca le pianticelle di riso e le necrotizza. Un killer subdolo, diffuso in tutte le aree risicole del mondo, che non conosce confini. Si sviluppa e propaga in presenza di condizioni meteo particolari, legate all’umidità. Per contrastarlo sono necessari antagonisti chimici il cui uso, se indiscriminato, aumenta i costi aziendali e causa dispersione ambientale. Ecco perché da alcuni anni nelle zone di Novara e Vercelli è stato messo a punto un sistema di monitoraggio, denominato Progetto Brusone, basato su un modello matematico che incrocia i dati inviati da alcune centraline captaspore localizzatre in risaia, le quali <catturano> le spore nell’aria confermando la presenza e l’arrivo degli attacchi. Le rilevazioni sono inviate via sms o email direttamente agli agricoltotri i quali in tempo possono disporre di una rappresentazione vicina alla realtà ed essere sollecitati a intervenire con i prodotti chimici, in modo selettivo e senza eccessi.
Il servizio allerta è stato collaudato con successo nelle province di Novara e Vercelli sino allo scorso anno. Ma nel 2016 la sorpresa: il progetto viene ripetuto solo a Novara, con tre centraline posizionate a Terdobbiate, Cameriano e Nibbia. Il tutto finanziato dalla Fondazione Agraria Novarese e della Fondazione Banca Popolare di Novara. E a Vercelli? Nulla poiché è venuto a mancare il finanziamento per carenza di fondi regionali. Scoppia la polemica: Confagricoltura rileva che la Regione Piemonte, dopo il trasferimento delle competenze dell’agricoltura dalla Provincia, non intenderebbe investire in questo progetto, unico sul territorio nazionale ed europeo. E dire che l’iniziativa era nata nel 2009 proprio in provincia di Vercelli grazie a Confagricoltura che aveva coinvolto anche il Consorzio dei Comuni. Ora il rischio è che i risicoltori tornino all’antico, quando si trattava con il fungicida per precauzione sino a due volte, indipendentemente dalla presenza o meno delle avversità atmosferiche.
In altre parole: la risaia è omogenea, senza confini amministrativi, l’approccio diverso. Ma il killer non conosce la burocrazia ed è l’unico, al momento, in grado di sbeffeggiarla. Peccato che a pagare non siano i burocrati o i politici, ma i risicoltori.
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