di Paolo Guttardi
Capping, cosa è che impatto ha
In questi giorni gli agricoltori stanno facendo i conti con il “capping”, questa misura, prevista dalla nuova Pac che colpisce le aziende che ricevono importi elevati dei pagamenti diretti. La riduzione dei contributi Pac alle maggiori aziende beneficiarie è sempre stato un pallino della Commissione europea, declinata nella famosa modulazione progressiva sia con la riforma del 2003 che con quella successiva del 2009. Con la riforma del 2013 l’idea è andata rafforzandosi, lasciando però ampi spazi agli Stati membri. In Italia il capping consiste in una riduzione del pagamento di base:
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del 50 % per gli importi superiori a 150 mila euro;
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del 100 % per gli importi superiori a 500.000 euro (dopo aver applicato la decurtazione di cui al punto precedente).
Tuttavia il taglio è alleggerito dalla possibilità di detrarre dall’importo del premio di base le spese per salari, stipendi, oneri sociali e contributi previdenziali pagati dall’azienda nell’anno precedente.
Ora, secondo una circolare di AGEA del 1/3/2016 gli agricoltori sono chiamati a presentare all’Organismo pagatore una valanga di documenti attestanti le spese sostenute e dichiarate dall’azienda, come da richiesta inoltrata ai CAA in zona Cesarini.
Al via il rinnovo dei contratti per gli operai agricoli
Sono partite, nelle province di Vercelli e di Novara, le trattative tra Organizzazioni datoriali agricole ed i sindacati dei lavoratori agricoli, per il rinnovo del contratto di lavoro degli operai agricoli. Questi ultimi hanno illustrato, in appositi incontri, la loro piattaforma di richieste. Le parti si augurano che, dato il clima economico difficile, sia generale che peculiare agricolo, prevalga il senso di responsabilità. Al tavolo delle trattative, oltre agli aspetti economici, si parlerà di nuova classificazione dei lavoratori e di flessibilitò degli orari di lavoro.
Attenti ai titoli Pac
Agea Coordinamento ha emanato una corposa circolare recante precisazioni e chiarimento per i pagamenti della pac 2015 e successive. In particolare, alla luce di questo documento, Confagricoltura, segnala la necessità, per i beneficiari pac, di disporre di superfici almeno pari al numero dei titoli detenuti, pena la restituzione alla Riserva Nazionale, dopo due anni, dei titoli non coperti da superficie ammissibile, a partire da quelli di minor valore.
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