Tutti gli occhi e i gusti del mondo a Parma, sino al 12 maggio per il più grande appuntamento del settore agroalimentare: Cibus 2016, che richiama imprenditori e operatori, consumatori. Un palcoscenico vivo, arricchito da presentazioni e degustazioni, incontri fr buyer. Un momento per testare e tastare il polso dell’agroalimentare made in Italy. L’inauguraizone con i ministri Martina (Politiche Agricole) e Lorenzin (Salute). Centinaia i convegni. A questa vetrina non poteva mancare una delle regioni più vocate d’Italia, il Piemonte. Nel padiglione 2, area istituzionale della Regione, saraà presentato il fior fiore dell’esperienza piemontese, che in termini economici può esser così riassunta: il fatturato complessivo dell’agroalimentare è di circa 12 miliardi, export di 4,5 miliardi, ovvero il 12 per cento dell’agroalimentare nazionale e l’11 dell’export totale del Piemonte. La partecipazione -come dice Giorgio Ferrero, assessore all’agricoltura del Piemonte – e la promozione sono prioritare per consolidare il posizionamento dei prodotti piemontesi sui mercati internazionali.
La presenza a Cibus del Piemonte è stato organizzata in collaborazione con Assopiemonte Dop e Igp, con la comparteicpazione di IMA Piemonte, Consorzio Piemonte Land of Perfection e dell’Enoteca del B
arolo. Presenti anche i consorzi di tutela dei formaggi Dop, il riso di Baraggia Biellese e Vercellese Dop, il salame Piemonte Igp, la Nocciola Piemonte Igp, la mela Rossa di Cuneo Igp, la carne di razza bovina Piemontese.
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