Un computer a basso consumo energetico, con piantina incorporata. E’ stato ideato da due novaresi, Fabio Portesan, informatico di 37 anni, e Filippo Fassera, falegname di 36. Il Pc, chiamato ATMO, consuma un quarto del normale ed è stato creato allo scopo di preservare l’ambiente. ATMO implementa un personal computer in un complemento di arredo, un elegante doppio contenitore equipaggiato con Peperomia Rotundifolia, pianta scelta proprio per la sua crescita rapida e semplicità di cure.
Caratteristiche principali: niente ventola, niente polvere. Mentre si lavora il pc riscalderà la Peperomia. La luce d’ambiente, coadiuvata dal calore, attiverà il processo di fotosintesi, e quindi la pianta, trovandosi nelle giuste condizioni, produrrà ossigeno che pervaderà l’ambiente lavorativo. Il piccolo cassetto ove riposano i sassi può addirittura essere usato come brucia essenze.
Si stima che i computers al mondo siano circa un miliardo di cui il 58% distribuito tra Europa e Usa. Con ATMO avremmo un miliardo di piantine in più. E, ricordando che la piantina fornita con ATMO ha meno di un anno di vita, tale pianta una volta cresciuta occuperà uno spazio maggiore.
“Parliamo di cose concrete, di innovazione a difesa dell’ambiente – commentano gli ideatori Fabio e Filippo – questo è ciò che rende ATMO un computer unico. Il nostro intento è aprire una nuova strada percorribile e sostenibile dalla tecnologia informatica tenendo ben presente le nostre necessità ambientali”.
Costi: circa 30 euro all’anno tenendolo acceso 24 ore su 24. Il risparmio offerto rispetto ad un computer tradizionale è quindi di 104.03 euro annui.
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