In questi giorni nella pianura vercellese acqua, terra e cielo si mescolano in un paesaggio unico. È il rito magico della sommersione delle risaie. La coltre idrica che copre le camere, separate dai sottili arginelli, se per l’agronomia svolge la funzione di difendere le giovani piantine dagli sbalzi termici, caratterizzano il territorio e rappresentano una peculiarità unica per gli appassionati di fotografia. una terra dedicata alla monocoltura del riso, per ragioni pedologiche, idriche e socioculturali, ma che al suo interno presenta dei tesori ambientali e naturalistici preziosi. Alla Cascina Spinola, di Livorno Ferraris, i proprietari, Renato e Piergiorgio Petrini, soci di Confagricoltura, hanno realizzato un progetto di riqualificazione ambientale che ha portato la tenuta ad essere un’oasi sicura per la riproduzione e la conservazione delle specie di passo e stanziali. nei primi dodici ettari riqualificati, e circondati dalle risaie ambientalmente sostenibili, sono stati realizzati dei capanni mimetici interrati, che consentono all’appassionato di osservare e fotografare, a livello dell’acqua, le specie di uccelli più importanti e caratteristici delle risaie del vercellese, quali martin pescatore, il cavaliere d’Italia, il beccaccino, l’ibis sacro, e molte altre specie di limicoli, oltre a tutta la famiglia degli ardeidi, quali l’airone bianco maggiore, il tarabuso, la nitticora, la sgarza ciuffetto e così via.
Un progetto, quello della Cascina Spinola, diventato Centro di fotografia naturalistica e di birdwatching, in provincia di Vercelli, realizzato nell’ambito del Network Skua Nature, importante, che esalta la multifunzionalità dell’agricoltura, capace di essere, accanto alla valenza ambientale, una opportunità di crescita di nuove economie locali. Il Vercellese diventa un punto di riferimento per fotografi e appassionati birdwatcher. (p. g)
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