C’è un <Caso Novara> nel panorama dell’imprenditoria piemontese e italiana: è rappresentato dalla percentuale in positivo delle imprese femminili. Che conferma la stabilità e quindi la tenuta nel settore aziende agricole e un incremento in quello della ristorazione.
Compolessivamente, rispetto all’anno precedente si evidenzia un tasso di crescita del +1,6%, il migliore di tutte le province piemontesi, la cui media complessiva si attesta al +0,3%. Non solo: la performance delle imprese guidate da donne appare più favorevole di quella evidenziata dall’intero tessuto produttivo novarese, che nel 2015 ha messo a segno un +0,4%.
Le imprese femminili registrate in provincia di Novara a fine 2015 ammontano a 6.915, il 22,3% di quelle complessive, una quota leggermente superiore a quella italiana (21,7%) e in linea con quella regionale.
Tra le imprese “rosa” novaresi si contano inoltre 687 imprese straniere (cresciute di 45 unità tra 2014 e 2015) e 1.016 “under 35”, rimaste stabili nel periodo in esame.
«Ancora una volta la nostra provincia appare in pole position a livello regionale, risultato che conferma la vitalità delle imprese femminili novaresi – commenta Maurizio Comoli, presidente della Camera di Commercio di Novara – Le attività guidate da donne hanno manifestato nel corso del 2015 un tasso di natalità superiore al 9%, dato sintomatico di una voglia di mettersi in gioco e di fare impresa che spesso finisce tuttavia per rimanere inespressa perché limitata da un sistema economico poco attento a cogliere le esigenze delle imprenditrici e a valorizzarne il potenziale».
Anna Ida Russo
, presidente del Comitato provinciale per la promozione dell’imprenditoria femminile aggiunge: «Accanto alla crescita quantitativa è fondamentale sostenere lo sviluppo qualitativo delle imprese femminili: le iniziative previste dal programma 2016 del Comitato vanno in questa direzione e includono una formazione specifica sulla creazione d’impresa, con particolare riferimento alla stesura del Business Plan e al tutoraggio per aspiranti imprenditori, a cui si aggiungono attività di coaching per donne alla guida d’impresa e un corso dedicato al retail markenting nelle piccole attività commerciali, nonché una nuova edizione del Premio Femminile Singolare, al fine di mettere in evidenza, oltre ai numeri, le realtà di eccellenza del nostro territorio e le persone che le hanno create».
Sotto il profilo settoriale, le imprese “rosa” si concentrano prevalentemente nel terziario, collocandosi in prima battuta nel commercio (in cui il 26,5% delle imprese novaresi risulta femminile), nelle altre attività di servizi, inclusi parrucchieri e lavanderie, (con un peso delle imprese femminili pari al 60% del totale) e nell’alloggio e ristorazione (dove un’impresa su tre è guidata da donne). Seguono manifatture, attività immobiliari e agricoltura.
Per quanto riguarda le dinamiche annuali, a evidenziare variazioni positive degli stock sono l’alloggio e ristorazione (+4,3%), le attività immobiliari (+1,6%), quelle manifatturiere (+1,5%) e gli altri servizi (+1,4%), mentre si mantengono stabili commercio e agricoltura.
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