La “Curmaja”, il tradizionale pranzo con il quale nelle cascine vercellesi si festeggia e si conclude il raccolto dell’anno, è stata l’occasione per i giovani della sezione vercellese dell’Anga (Associazione nazionae giovani agricoltori) di Confagricoltura, guidata dal suo presidente Giovanni Coppo, di fare un tuffo nel passato, visitando il museo allestito alla tenuta Colombara di Livorno Ferraris, dove sono stati ricostruiti, con materiali e arredi originali, la vita e l’agricoltura di una azienda risicola al tempo di “Riso amaro”.
Ma è stata anche l’occasione per conoscere la realtà di una azienda agricola proiettata nel mondo globale, con il Riso Acquerello, riso Carnaroli confezionato in lattina sotto atmosfera inerte, prodotto dalla famiglia Rondolino, proprietaria e conduttrice della tenuta. Un brand noto nel mondo e nelle vette della ristorazione, che testimonia come l’innovazione e lo spirito imprenditoriale, peraltro alla base della filosofia di Confagricoltura, sono vincenti. Dal passato al futuro prossimo: nella giornata erano presenti anche il presidente di Confagricoltura Vercelli e Biella, Giovanni Perinotti, e il direttore, Paolo Guttardi.
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