Avvisi ai naviganti: Pac, ecco il regime dei piccoli agricoltori

Avvisi ai naviganti: Pac, ecco il regime dei piccoli agricoltori

di Paolo Guttardi

Arriva il regime dei piccoli agricoltori

Come previsto dalla complessa riforma della Pac, è arrivato il momento dei “piccoli agricoltori”, ovvero quelle aziende il cui importo del pagamento Pac è inferiore a 1.250 euro. Queste aziende, a differenza dei “grandi agricoltori”, godranno di un accesso ai pagamenti Pac semplificato e il riconoscimento dell’aiuto corrispondente a quello definito per il 2015 per tutto il periodo di permanenza ne regime. Agea Coordinamento ha iscritto d’ufficio al regime dei piccoli agricoltori tutte le aziende il cui importo dei pagamenti “atteso” nel 2015, tra titoli di base, greening, ecc, non supera il limite massimo di 1.250 euro. Si tratta di 557 mila aziende per un importo complessivo dell’aiuto atteso 2015 di 289 milioni di euro.

Altre 39 mila aziende, per un importo complessivo di 53 milioni di euro, hanno un importo pac “atteso” tra i 1.250 euro e 1.500 euro.

Titoli Pac provvisori

Per poter procedere alla stipula dei contratti registrati di vendita dei titoli Pac occorrerà attendere l’assegnazione dei titoli definitivi. Il loro numero, gli identificativi individuali e il valore unitario saranno determinati da AGEA, comunicati ed inseriti nel Registro nazionale entro il 1° aprile 2016. Già oggi è tuttavia possibile conoscere l’esito del calcolo del titoli PROVVISORI nell’ambito SIAN, accedendo al sito internet. La procedurà dà comunicazione del numero dei titoli assegnabili, pari agli ettari di superficie ammissibile indicata nella DPU 2015, e il loro valore unitario dal 2015 al 2019, variabile per effetto della “convergenza irlandese”.fotoavvisi

Le acque del Po sotto esame

Lo stato di salute della risorsa acqua, con particolare riferimento al fiume Po,e le misure che verranno attuate nei prossimi 6 anni in Piemonte, come in tutte le altre Regioni del bacino padano, è al centro del secondo Piano di Gestione, che dovrà essere adottato entro dicembre 2015, come previsto dalla normativa nazionale e comunitaria (Direttiva Quadro sulel acque n. 2000/60/CE).

Obiettivo del Piano è quello di arrivare allo stato qualitativo “buono” delle acque, sia di quelle profonde che di quelle superficiali. Per queste ultime gli studi e le analisi chimiche hanno messo in luce la particolare delicatezza del sistema idrico per quanto riguarda la presenza di fitofarmaci normalmente utilizzati in risaia.

 

 

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